lunedì 3 marzo 2025

Nessun limite all'intelligenza artificiale ... e se lo dice J.D. Vance! Intervento di Leonardo Elia

 Dell'intervento di Vance a Monaco, un passaggio non sottolineato bastantemente, è stato la assoluta volontà di non mettere limiti di nessun tipo all'intelligenza artificiale , con l'attacco frontale al Digital Service Act dell’ Unione Europea.

Il pretesto è stato la illiberalità della norma, costruita per controllare la diffusione di notizie false nella rete.

Vance ha detto che una tecnologia così promettente , ora  al suo "decollo", non può essere limitata, non può essere stoppata sul nascere.

Per comprendere meglio questa posizione, bisogna partire dai legami del vicepresidente Usa, con tutta una serie di personaggi che lo hanno finanziato e  hanno appoggiato la sua campagna elettorale.

Persone del calibro di Peter Thiel, o del blogger neo reazionario Curtis Yarvin, meglio conosciuto come Mencius Moldbug, per arrivare a Elon Musk.

Puntare sulle nuove tecnologie è sicuramente espressione di volontà di egemonia, in un ambito in cui si crede di essere i capofila nel mondo.

Egemonia insidiata, da attori che rappresentano l'emersione di un mondo multipolare, come  la Cina e non solo lei.

Ma queste prese di posizione del vicepresidente , traggono linfa vitale dai personaggi che ho citato prima, che pur appartenendo ad una galassia ,ad un ecosistema non uniforme , assolutamente esprimono linee di pensiero caratterizzate tutte da una visione francamente reazionaria , estrema, una “tecno destra” che  inquieta molto.

Una gestione della società che si basa su uno scientismo assoluto, pronipote iperattivo  dell'illuminismo settecentesco, che sostituiva la trascendenza con un principio di razionalità basata sulla comprensione    dei fenomeni, che oggi però si articola in narrazioni manipolatorie, ipnotiche.

Conoscenza che  ora ha il suo fondamento nella tecnologia, che permette di lavorare una impressionante quantità di dati. Questo approccio non tiene conto del fatto che l’umanità è “cresciuta” attraverso intuizioni, salti,il “genio” è questo, è la spiegazione intuitiva  del fenomeno. Che va comunque sempre  inquadrato nella realtà, inserito e spiegato in un contesto reale, verificato sempre  analiticamente, scientificamente.

La sola gestione dei dati, come troppo spesso si fa ora, per me porta fuori strada.

Che dire poi  della visione politica di questi ricconi? Non li voglio chiamare ora “oligarchi” sennò subito  si capisce come la penso .

Se uno come Bezos dice chiaramente sul Washington Post ,  tra l’altro è di sua proprietà, che le sue stelle polari,  saranno i diritti della persona, e il libero mercato, ci si rende facilmente conto che la via è tracciata.

Un parossismo liberista, che accanto al  mercato, in cui si sostituisce al valore il prezzo,  riduce la società ad una somma di singolarità su cui si agisce per avere il consenso al sistema.  Staccate e spesso conflittuali tra di loro. Tra l’altro se si enfatizzano troppo i diritti del singolo , i diritti civili, si rischia di dimenticarsi, come è successo negli ultimi anni, dei diritti nelle e delle comunità, i diritti sociali, e non è un bene per me.

 Fino ad ora ,  l'economia ha  avuto un rapporto dialettico con la politica ,influenzandola,  e negli ultimi anni  ha pure  preso  il sopravvento, indirizzandola, guidandola.  Ora , secondo  i “colleghi” di Bezos ,non  c’è    più  bisogno    di una visione di società condivisa, che in democrazia si esprime attraverso elezioni, espressione della volontà popolare.

Semplicemente il blogger neoreazionario  , Mencius  Moldbug ,  il proprietario di Palantir , Thiel, ma anche lo stesso Musk , lo stesso  Bezos e molti altri , la  ritengono un metodo antiquato, inefficiente e inefficace di governance .

 E’ significativo che Il blogger , definisca “cattedrale” il sistema di governo basato  su una macchina amministrativa,  controllata  da norme di derivazione parlamentare, che inibisce,  per lui ,tutte le potenzialità che potrebbe esprimere la società.

Così possiamo  anche capire i tagli di personale, che l’agenzia con a capo Musk sta facendo ai danni dell’apparato federale americano.

Queste traiettorie, è bene ricordarlo sempre, erano presenti anche prima, il capitalismo della sorveglianza ,quindi l’utilizzo delle tecnologie per controllare e contenere ,non nasce ora, ma solo ora  vuole , può, senza alcuna limitazione, farsi potere.

Come negli insetti,  e in alcuni film di fantascienza , c’è stata una metamorfosi, da una forma in potenza, la potenza si è fatta forma.

Si riuscirà a governare la società , con questi presupposti?

Fermo restando la crisi sociale che attraversano gli Usa? E’ un modello esportabile nell’area di influenza della potenza egemone?

Tutte le tendenze da un secolo a questa parte , nate in America sono  arrivate, presto o tardi in Europa, specie dopo la terribile esperienza della seconda guerra mondiale.

Prima  di tutto, questa idea nasce da una consapevolezza di crisi, e vuole  superare riprendendo ,estremizzandolo, quello che è stato per decenni il “sogno americano” ,la possibilità di successo oltreoceano senza le pastoie e le limitazioni della vecchia Europa. Per questo passa dallo smantellamento della  “cattedrale”, che sembra rappresentare le vecchie limitazioni europee , ormai radicate negli Usa.

Lo  fa, rispolverando, in chiave efficentista un vecchio sogno del capitalismo, presente già  nei documenti della Trilaterale, della democrazia come ostacolo allo sviluppo economico, ma anche la critica, siamo già al XXI secolo, alle costituzioni di molti paesi, tra cui il nostro,  perché troppo garantiste, troppo socialiste , in quanto  nate dalla vittoria sui fascismi.

Ma la cosa che mi fa pensare maggiormente, è che  questa ideologia, fa riferimento ad una antropologia, piatta.

Mi spiego, meglio. Sparisce la comunità , l’aggregazione, siamo alla persona vista singolarmente, immersa  in una moltitudine  , indifesa ,senza riferimenti, se non quelli prodotti da se stessa.

E questo produce ansia , competizione , insoddisfazione, divaricazione sociale .E’  la crisi dell’occidente .

E’ un mondo distopico, che si basa su sogni.

Che “esportabilità” può avere questa ideologia nei confronti di paesi, di popolazioni, che hanno sempre guardato gli Stati Uniti come un punto di riferimento?

Come potranno interloquire gli Usa con i paesi che stanno insidiando  lo strapotere , fino a oggi, americano nel mondo?

I russi sull’Ucraina stanno parlando pochissimo, a fronte di una logorrea trumpiana e di tutta la sua amministrazione.

O la risposta cinese, fulminea , agli annunci di investimenti ingentissimi nelle New Tec , appena c’è stato l’insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente.

Mondi a confronto.

Questo esperimento politico, questa emersione degli oligarchi, è stata incubata dalle amministrazioni dem degli ultimi due decenni, e mi sembra assolutamente fuori luogo l’agitazione di tutta un’area politica che sembra non essersi  mai accorta,  come questi personaggi fossero , siano , assolutamente  funzionali al potere del momento. L’Unico problema è che ora sono praticamente il potere, li hanno liberati dai freni inibitori, ma si sono addestrati con Biden e con l’EU.

Bisogna ricordarsi del capitalismo della sorveglianza, nascono da lì.

Un pensatore francese di fine '800 ,Ernest Renan, ha detto " una nazione è un'anima ,un principio spirituale". Bisogna ricordare queste parole, quando si pensa a quello che sta accadendo, e che accadrà.

Riuscirà questa tecno destra a   portare a compimento  una  tabula rasa sociale già  impostata e avviata  da  tempo?

L’operazione mi sembra, lo spero, difficile, e mi fa pensare al concetto di “iperstizione” degli accellerazionisti, la corrente di pensiero che fa capo a Nick Land, un filosofo inglese  degli anni ’70, che teorizzava un cambiamento radicale della società, un cambiamento per lui evolutivo, attraverso l’utilizzo massivo della tecnologia. Ora ci sono gli strumenti per attuarlo.

Le iperstizioni sono “profezie autovverantisi”, cioè rappresentazioni della realtà, concezioni, credenze, interpretazioni, comportamenti , il cui fondamento principale sono il marketing concettuale e la diffusione massiva attraverso i media digitali.

Che possono non avere nessun fondamento nella realtà , nel nostro quotidiano.

Pensare Trump e Musk come sacerdoti di questo nuovo pensiero è illuminante. Non esprimono un potere, ma incarnano due modalità di manipolazione della realtà: Trump attraverso lo svuotamento del significato, Musk attraverso la promessa perpetua. Mantenere i propri seguaci  in uno stato  di trance , dove le contraddizioni non abbattono il potere ,come è successo per esempio per l’amministrazione Biden, ma lo rafforzano, spiega le ragioni profonde di come funziona il mondo contemporaneo.

Meccanismi , aggiungo io, che possono farci capire , finalmente , le ragioni  del successo  in politica di Silvio Berlusconi e l’impatto che ha avuto sulla società italiana.

p.s. non c’entra nulla, ma oggi ho visitato il MArTa a Taranto il Museo Archeologico Nazionale. Emozionante perché la bellezza è emozionante ed è emozionate ammirare come quegli artisti, artigiani senza nome, interpretassero ,trasmettessero lo Zeitgeist , lo spirito del loro tempo.

Che dire dello zeitgeist del nostro di tempo, e di quello che verrà?

Per difendersi da una serie di paesi emergenti, e per rifondare il consenso interno, usano i mezzi che riconoscono come propri , o in cui credono  di primeggiare, la tecnologia. Accelerano per lasciarsi alle spalle gli altri. E per governare indisturbati il popolo. quello che hanno fatto anche i neoliberisti al potere prima i dem.

E' come gli insetti, si è attuata, una metamorfosi, da una forma in potenza, la potenza si è fatta forma. senza nessuna limitazione.

Ma questa forma, è plasmata dalla tecnologia, dallo scientismo , non ha profondità storica, ha un antropologia piatta.

Un pensatore francese di fine '800 ,Ernest Renan, ha detto " una nazione è un'anima ,un principio spirituale".

Niente di più lontano dalla visione estremisticamente economicistica di queste persone. Che si agitano in una prospettiva, post storica , rasoterra, che porta alle estreme conseguenze la dialettica tra apparato tecno burocratico e comunità, che già contraddistingue la nostra epoca.

E' come la proposta di Trump di trasformare Gaza in un resort ,sicuramente fatta da donald per smarcarsi da quel criminale di Nethaniau, ma definita nella sua essenza da qualcuna di queste persone extra ricche, per cui è normale che i palestinesi vadano via dopo anni di persecuzione e bombardamenti, se gli si promette una vita migliore, e gli si dà un voucher, co/trilaterale


lunedì 24 febbraio 2025

A Washington c’è un nuovo sceriffo ... Intervento di Leonardo Elia

“  A Washington c’è un nuovo sceriffo” con Trump.

Credo che può bastare come incipit del discorso di Vance a Monaco

Che dire  del suo intervento ? E delle sue conseguenze chiaramente.

Il vicepresidente americano ha marcato, è chiaro a tutti , una soluzione di continuità della politica del suo paese con l’Unione Europea, in maniera così netta da provocare un vero e proprio “zeitenwende”, come direbbero i tedeschi, un punto di svolta, nelle relazioni con l’Europa.

Apparentemente annunciando il disimpegno degli Usa dallo scacchiere europeo, incluso il conflitto ucraino.

Trump che definisce Zelensky “dittatore e comico mediocre”, la dice lunga, non ricordo la risposta del presidente ucraino, perché le parole dell’americano  hanno un peso molto  maggiore.

Ma  è il vicepresidente “cow boy”  durissimo con l’Europa, che accusa di aver dimenticato i suoi valori fondanti.

 Vance è andato giù pesante e mirato! Da notare che i valori condivisi traditi dall’ Europa, censura, pandemia, immigrazione incontrollata, Ucraina,  almeno in parte, giustificano il forte astensionismo elettorale dalle nostre parti. Una sponda importante, per l’area del dissenso in Europa, specie quella che si colloca a destra.

Argomenti cari anche alla destra americana, come l’ attacco al diritto di aborto, e all’immigrazione incontrollata, con il Regno Unito, secondo lui , tra pochi anni ,prima nazione islamica d’Europa, colpa attribuita ai laburisti, chiaramente, alla sinistra. Cosa ci sia di sinistra in Starmer , francamente non so.

Si dimentica  comunque che l’immigrazione è stata voluta e incentivata dai governi conservatori precedenti.

Politiche migratorie importanti sono state assolutamente trasversali, in ragione di una  richiesta  di manodopera  a basso costo, servile aggiungerei.

A me sembrano più interessanti però due passaggi  di quello che ha detto Vance, specialmente come li ha gestiti, e quello che ha dimenticato di dire.

Uno sulla illiberalità ,ipocrita, del Digital service Act e l’altro sull’intervento nelle elezioni in Romania.

Il Digital Service Act, è una normativa che istituzionalizza il controllo sulla  rete, e  si basa su commissioni apposite che definiscono quello che è “disinformazione”.  In pratica un blocco di tutte le voci dissenzienti, cosa già vista , anzi che ha preso forma, al tempo della  pandemia , quando chiunque ,anche ricercatore autorevolissimo, avesse dei dubbi sulla sua gestione, veniva emarginato, o peggio reso impossibilitato a comunicare. Stesso clichè che le istituzioni hanno applicato sia per la guerra in Ucraina, sia  nei confronti del  genocidio in atto in Palestina. Le voci dissenzienti sono state emarginate, se non azzittite. O uccise come le centinaia di giornalisti assassinati dagli israeliani, senza che l‘autodefinito Occidente collettivo, dei valori  per intenderci, alzasse  un dito.  E’  memoria corta  ,perché questi  “filtri” erano orchestrati da ambienti legati alle amministrazioni americane precedenti.

Cambiato vento a Washington, Zuckerberg, ha prontamente licenziato i fact checker , protagonisti di questi momenti resi tristi, anche dal carico di menzogne e da colpevoli silenzi.

Altro argomento toccato da Vance,  è l’annullamento delle elezioni in Romania , che vedevano in vantaggio nettissimo Giorgescu, un candidato anti EU, ma anche contrario al coinvolgimento del suo paese nella guerra in Ucraina. Addirittura questo intervento rivendicato da un ex commissario europeo , Thierry Bresson, in maniera esplicita, che alla fine arrivava a minacciare di uguale trattamento i tedeschi, se avesse vinto l’estrema destra di Afd le elezioni del 23 febbraio. Udite , udite! Questo è delirio di onnipotenza. Anzi delirio e basta!

Anche qui palese memoria corta, semplicemente perché  la Casa Bianca, inquilino Biden, con i burattinai neocons, era al corrente e appoggiava queste operazioni, come già fatto nel 2014 a piazza Maidan, l’accelerazione di tutti i guai dell’Ucraina. Tutte queste manovre  più o meno coperte, avevano come mandanti agenzie di oltre oceano,  le istituzioni europee davano una copertura e le bandiere dell’Europa da sventolare nei  vari tentativi di rivoluzione colorata degli ultimi anni.

Tutto questo ,provoca sconcerto tra i presenti a Monaco, che culmina , con il pianto , con la commozione del presidente della conferenza, il tedesco Heusgen, che non fa altro che sublimare , pateticamente, uno sconforto diffuso nella platea.

Sconforto da abbandono, come quando in una coppia, uno dei due lascia  l’altro coniuge.

In pratica,  Vance dice : vi abbiamo sempre finanziato, permettendovi spese militari basse, perché ci siamo accollati l’onere della vostra difesa, ora che vi siete allontanati dai valori condivisi,  e quindi da noi, dovrete aumentare le spese militari, le armi sapete dove comprarle , sennò anche l ‘Europa sarà sanzionata, e dovrete fare da soli, con un cattivissimo Putin , con cui noi  comunque ci stiamo accordando, senza la vostra presenza.

Dimenticando che tutto, mi ripeto, dico tutto,  quello che addebita all’ Unione Europea, i valori condivisi traditi, è stato  fatto  in assoluta sintonia , obbligata,  con la passata amministrazione USA, quella di Biden, e anche di Obama,  dei Clinton . Un’adesione  convinta al vincolo esterno.

Vance ci ha fatto fare la figura del servo sciocco.

Tra l’altro un governo non risponde anche dell’operato di quelli precedenti ? Egemonia  vuol dire questo,  scaricare, o tentare di farlo, una crisi, sociale, economica, anche di proiezione di potenza, una crisi importante, sugli altri, sugli alleati.

A questi attacchi, l’Unione Europea risponde facendo quadrato. Ma non cercando, rivendicando un’autonomia nel campo della difesa, nel voler ridiscutere la presenza americana nei nostri territori, principalmente nel mettere in piedi dei trattati di sicurezza che non possono prescindere dalla presenza della Russia nel nostro continente, dal ristabilire rapporti economici con Mosca.

Lasciando stare le baggianate, anche quando le dice Mattarella, che in pratica parlano del rischio dei Cosacchi a Lisbona.

Invece l’Unione Europea  persevera, pretendendo dai governi nazionali un aumento di spese militari, un’ottica bellicista basata sul nulla, che in un momento di crisi economica , generata dalle ripercussioni della crisi ucraina, non fa altro che renderci sempre  più poveri, e dipendenti dagli Usa.

Invece di usare l’arma della diplomazia in cui l’Europa è maestra, e lo ha dimostrato fino a non molti anni  fa,  dove sa muoversi bene, si cerca di esprimere  un atteggiamento guerrafondaio , totalmente autolesionistico, specie se riferito a crisi che si collocano praticamente ai nostri confini. Atteggiamento, mi ripeto, da servi sciocchi.

Gestito da una classe politica di livello bassissimo.

Le parole di Vance nella loro durezza, nascondono debolezze, che si paleserebbero  se gli uomini e le donne che ci rappresentano  avessero lungimiranza politica, ma forse è chiedere troppo.

Come aspetto  di sapere , quello che diranno i russi, che per ora non parlano, del procedere dei  colloqui con gli americani.

Consci dei rapporti sempre più stretti con la Cina, della presenza dei Brics, del percorso di dellorarizzazione, che iniziato, tra mille difficoltà sta procedendo, e suscita preoccupazioni oltreoceano.

Dimenticavo  Putin accetterebbe l’Ucraina in EU, la patata bollente ce la lascia. Giustamente è inflessibile sul suo ingresso nella Nato. Ammesso che quest’ultima  continui  ad esistere  in futuro.

Di certo Trump vuole, come crediti di guerra,  avere la disponibilità sulle cospicue risorse ucraine, e per centinaia di anni. Un’occasione permettere in ginocchio Kiev, e renderla  dipendente, per sempre.

In un prossimo intervento parlerò di quello che ha detto Vance sull’ AI.

 


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