martedì 31 ottobre 2023

Su Gaza ... Intervento di Leonardo Elia

Beh quello che sta succedendo a Gaza non può non toccarci nel profondo dell’anima.

L’attacco di Hamas non scaturisce dal nulla, ma è il risultato di qualcosa, qualcosa di incancrenito, che affonda le radici nei decenni passati.

Non dico nulla di nuovo, non ho intenzione di (ri)citare tutte le risoluzioni dell’ ONU, non applicate , come anche la presa di posizione di Gutierrez di pochi giorni fa. E la risposta durissima de governo israeliano.

Non bisogna dimenticare che la striscia di Gaza è un campo di concentramento a cielo aperto e in Cis Giordania vi sono moltissimi insediamenti , abitati da ultra sionisti , illegali sempre secondo le Nazioni Unite, politica incentivata dal governo di Gerusalemme, con una gestione delle risorse, in primis dell’acqua, che penalizza i palestinesi, esacerbandone  il malcontento. E ci sono ancora giornalisti che non hanno remore nel dire che Israele non ha un approccio coloniale nei confronti di quelle popolazioni.

Questo non giustifica gli atti barbari, compiuti da Hamas, formazione estremista , che basa il suo consenso, non assoluto, sulla distruzione, a tutt’oggi impossibile e ingiusta, dello stato d’ Israele.

D’altra parte di fronte ai bombardamenti , a tappeto, di una superfice , Gaza appunto, che ha una delle maggiori densità di popolazione del mondo, si impongono delle considerazioni.

La prima è il linguaggio e le argomentazioni di esponenti di prima grandezza del governo israeliano.

Subito mi ha sconvolto la definizione dei palestinesi  il ministro della difesa , Galant: animali umani.

Mi sembra molto simile alla parola tedesca “ untermenschen” molto in voga nella Germania di un’ottantina di anni fa, che si traduce con “ subumani”. Non è assolutamente una bella cosa, come non è una bella cosa sentire Nethanyahu , parlare di vendetta, di lotta tra la “Luce” loro e le “ tenebre”, gli avversari, i palestinesi. Citando anche la Sacra Bibbia.

La disumanizzazione del nemico, basata su valori quasi religiosi, permette di bombardare civili, scuole , ospedali.

Hanno perso dignità umana, si può fare di tutto .

Il Sionismo è una forma di nazionalismo . Sentire la parola “vendetta” come il motore   della risposta  di Israele all’attacco subito, fa rabbrividire. Israele stato che ho sempre considerato democratico, vivacissimo dal punto di vista intellettuale.

Questo è fondamentalismo e non vorrei, che  sul sangue di innocenti, donne , bambini, anziani, persone fragili e indifese, ci sia un “ Big Game” come si sarebbe chiamato in passato, in cui giocano attori esterni, e non solo, che  ci fanno rischiare un conflitto regionale, di portata molto più grande, che coinvolgerebbe noi europei, tra l’altro.

Dimenticavo una cosa molto importante. Wikileaks  pubblicò , credo nel 2006, un documento, segretissimo, in cui si parlava di uffici a Doha, Qatar, uffici di Hamas e dei  Talebani,  in cui si svolgevano colloqui con Americani e Israeliani.

Con canali di finanziamento che portavano diretti da Tel Aviv ad Hamas, creata, utilizzata, per erodere il consenso di Arafat, accusato di corruzione, certo , ma laico  non un fondamentalista.

Da indebolire.

E’ semplicemente scappato tutto di mano.

E tutto ciò ha creato mostri, e non da una parte sola.

 

giovedì 19 ottobre 2023

Matteo Messina Denaro - intervento di Leonardo Elia

Matteo Messina Denaro. Boss trapanese, arrestato il 16 gennaio 2023 dopo una latitanza trentennale.

Ricordo l’intervista un sabato sera di qualche anno fa del dottor Di Matteo a Giletti, in cui manifestava tutto il suo stupore, per l’impossibilità delle forze dell’ordine di assicurarlo  alla giustizia.

Per inciso queste esternazioni sono costate care al magistrato.

Non era un capo mandamento qualsiasi. Perché nel territorio da lui controllato , la fonte è Report se non erro, c’era un aeroporto di Gladio. Questa organizzazione faceva riferimento a precisi interlocutori internazionali, e lui sicuramente custodiva segreti importanti, che sono costati la vita a Mauro Rostagno per esempio.

E se li è giocati  bene questi segreti, assicurandogli la latitanza.

Non posso non pensare all’agenda del dottor Borsellino, alle menti raffinatissime del dottor Falcone, della presenza a Palermo al momento delle stragi di personaggi del calibro, internazionale , di Stefano Delle Chiaie, di quello  che ha significato per il nostro paese  il 1992, da Mani Pulite in poi.

Non sono un difensore del CAF, hanno un’enorme responsabilità politica per quello che è avvenuto in quegli anni, ma  con Mani Pulite  è stata decapitata una classe dirigente che riusciva a muoversi con un attimo di autonomia in campo internazionale. Poi  in quegli anni è stata svenduta l’industria  di stato, l’ IRI, per intenderci, peculiarità italiana, sono state poste le basi per quella Delega esterna, la sudditanza, prona , e autolesionista, a poteri esterni. Perché da soli “ non ce la facciamo” a diventare un paese moderno…..

Un’interiorizzazione di  sudditanza coloniale. Quello che avviene può essere capito attraverso la sua temporalità e attraverso la collocazione geografica.

Per me questo è l’orizzonte all’interno del quale si muove questa latitanza eccellente.

Quando l’hanno arrestato mi sono ricordato un fatto ,una nota biografica che forse può far capire come procedono queste dinamiche.

Perugia 1983, credo febbraio , o marzo al massimo. Io studente. Location  “ Il Califfo” un locale all’inizio di via Dei Priori.

Al tavolo a berci una birra , io due amici abruzzesi, una nostra amica di Monaco di Baviera, e un cecoslovacco, un austriaco, e un tedesco, studenti all’Università degli Stranieri.

Io incuriosito mi siedo accanto al cecoslovacco , attacco bottone, aveva fatto il servizio militare nei carristi.

Tutto ok  finchè  non gli chiedo il suo indirizzo, a Praga, per andarlo a salutare a luglio. Effettivamente sono stato in Ungheria  e Cecoslovacchia quell’anno. Per  avere un contatto in loco

Si irrigidì palesemente, cosa strana, tra giovani, non voleva si agitò subito…..

Capì il giorno dopo quando incrociai l’austriaco su corso Vannucci.

L’amico era figlio dell’addetto commerciale dell’ambasciata Cecoslovacca a Berna , Svizzera.

Tutta la sua famiglia aveva chiesto asilo politico in occidente.

Il padre a tutela della loro incolumità aveva depositato documenti assolutamente confidenziali, in caveau di qualche banca svizzera.

Se fossi andato a cercarlo a quell’indirizzo di Praga, uno strano indirizzo alfanumerico , forse falso, sicuramente avrei avuto problemi.

L’austriaco mi sconsigliò vivamente.

Molto probabilmente, la latitanza  di Matteo Messina Denaro è stata garantita da qualcosa , assolutamente importante e coinvolgente a livelli altissimi, tanto da decretare la condanna a morte di Falcone e Borsellino,

per intenderci, la famosa agenda rossa.

Per concludere , quando leggo un post di Roberto Saviano , del 25/09/2023, in cui si asserisce che “ L’Italia continua a essere un Paese a vocazione mafiosa” penso che Robertino si sia fumato il cervello.

Le mafie , il loro prosperare il loro permanere, il loro amministrare territori, non si basano su una vocazione antropologica. Il loro infiltrarsi nella società, corrompendola, trovano le basi e la ragion d’essere, in quella

 area di opacità di cui parla Stefania Maurizi, quando racconta la storia di Julian  Assange.

La corruzione si scopre e viene perseguita, gli esecutori  condannati, i mandanti non si conoscono però , perché forse  testimoni di intrecci indicibili.

Dalla strage di Portella della Ginestra ai giorni nostri, passando per gli anni di piombo, stragi di mafia. Una scia di sangue di cui non si conoscono i veri responsabili, quelli che sono a monte di tutto.

 


 

giovedì 12 ottobre 2023

Migranti di Leonardo Elia

La migrazione dalla Tunisia , così massiccia, ha delle caratteristiche completamente differenti  da quella  “ libica” a cui siamo stati abituati fino ad ora.

Con i nostri tentativi di accordarci con il governo di Tripoli, riconosciuto dall’ Onu, ma non eletto da nessuno, nella gestione del traffico di esseri umani dalle coste meridionali del Mediterraneo.

I finanziamenti che noi elargiamo, in gran parte servono a pagare la protezione esercitata da milizie, un vero e  proprio “pizzo”, a un gruppo di potere che in pratica amministra pochi kilometri quadrati. Inoltre permettendo e legalizzando un lucroso mercato nero di idrocarburi verso il nostro paese.

Questo flusso ha delle peculiarità importanti: prima di tutto la provenienza, principalmente francofona, per il percorso, dalla frontiera nigerina, non più attraverso la Libia, il confine è stato chiuso dalle forze del generale Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, ma invece attraverso l’Algeria, dotata  di un controllo dei confini e dello “spazio” importante, che fino a poco tempo fa non permetteva attraversamenti e transiti  di nessun tipo.

Quello che è inquietante, che tutto avviene alla luce del sole, con bacheche di annunci, praticamente pubblici sui social con tanto di foto di barchini in costruzione, posti disponibili e costi, e principalmente recapito  telefonico di chi organizza.

Colpisce lo stupore delle nostre autorità, italiane e non solo, che  sembrano cadere dal pero, stupore impotente, visto che  potrebbero chiedere a Facebook di chiudere queste pagine, o passare alla polizia tunisina i contatti dei trafficanti. Una cosa deve esser ben chiara, non è un servizio al viaggiatore, non è la richiesta che crea la tratta , ma l’esatto opposto.

In più il tragitto attraverso l’Algeria, rispetto a quello attraverso la Libia, è molto veloce, liscio, e in più passa vicino a siti estrattivi dell’Eni…… Giorgia non poi non sapere.

L’ignoranza è colpevole…..

I governi subsahariani, contrastano queste pratiche anche con l’aiuto di chi è tornato indietro deluso, o spesso, specie dalla Libia, traumatizzato.

Questi paesi ,poi sono gli stessi, che, in maniera irrituale, con colpi di stato, vogliono aprire  un nuovo capitolo della loro storia,  una reale decolonizzazione, e una gestione diversa ,autonoma, delle loro risorse, che li  faccia uscire da un stato di sottosviluppo endemico.

E’ facilmente intuibile che dietro tutto questo c’è una regia, che si basa, non solo, sull’immagine che ha ancora l’Europa su questa marea di migranti adolescenti, sono minorenni per intenderci,

ma anche sull’ apparente incapacità che hanno le istituzioni del vecchio continente a dare una risposta adeguata.

D’altra parte le  ONG tedesche, molte finanziate dal Partito dei Verdi, affollano il Mediterraneo con le loro imbarcazioni e contemporaneamente  ci creano problemi di redistribuzione in Europa, con blocchi a Ventimiglia e al Brennero….. beh se pensi male fai peccato ,ma la imbrocchi.

Fermo restando, sono un velista, nessuno va lasciato in mare.

Perché quindi questa colpevole inazione, da parte del nostro governo e da parte dell’Unione Europea? Forse perché rientra in una politica di compressione salariale portata avanti da tutto l’Occidente collettivo. I migranti  sono manodopera servile. Vedi la raccolta dei pomodori a  Foggia, vedi gli agrumi in Calabria, il tutto gestito dalla malavita .

Per comprendere  questa storia, c’è bisogno di individuare  un comune denominatore, che sono le mafie, semplicemente….. il cui operato risponde ,come sempre succede, e non solo in Italia, a interessi di livello molto più alto.

Ipotesi: questo aumento dei flussi, può essere dovuto al voler fare cassa visto il cambio di rotta in molti paesi subsahariani?

Ne parleremo   presto, ma vi invito a leggere qualcosa, a sentire su youtube di Thomas Sankara,  presidente deposto e ucciso nel 1987 del Burkina Faso… un campione del panafricanismo.

 

lunedì 9 ottobre 2023

Aspri combattimenti si stanno svolgendo tra miliziani di Hamas. Intervento di Leonardo Elia

Aspri combattimenti si stanno svolgendo tra miliziani di Hamas, infiltrati dalla striscia di Gaza, e l’esercito israeliano.

La striscia di Gaza è territorio della lunghezza di non più di 25 miglia con una densità di popolazione tra le più alte al mondo,  da cui non si può praticamente uscire ed entrare per ragioni di sicurezza. In pratica un campo di concentramento a cielo aperto.

Immaginatevi il livello di rabbia che si è accumulato lì dentro. Non posso non essere d’accordo con Moni Ovadia, quando parla di un approccio coloniale dello stato di Israele nei confronti della popolazione araba,

culminato con l’intervento della polizia  all’interno della moschea di Al Aqsa, e sulla Spianata delle

Moschee ,quasi un sacrilegio. Il motore “politico” di tutto ciò è Hamas, organizzazione fondamentalista sunnita , collegata ai Fratelli musulmani. Nota bene che i palestinesi, alla fine della II guerra mondiale, erano di gran lunga i più laici all’interno del mondo arabo.

Il primo ministro  israeliano Benjamin Netanyahu ha  deciso di applicare l’articolo 40 ,della legge fondamentale che introduce lo stato di guerra.

Israele sotto attacco, presa alla sprovvista quasi  un 11 settembre….

Io ho qualche dubbio però.

Come è possibile che il Mossad ,uno dei servizi segreti più efficenti al mondo non abbia capito nulla?

Non si sia accorto dei preparativi, con l’accumulo di un’enorme quantità di razzi, ne sono stati lanciati in queste ore migliaia verso obbiettivi in Israele? Non si è accorto dell’arrivo di armi dall’Ucraina, anche di armi frettolosamente lasciate dagli americani in ritirata dall’Afganistan.

Non ho fiducia dei dirigenti di Hamas quando ringraziano l’Iran del loro, presunto, aiuto, tanto più che l’appoggio che il governo degli Ayatollah è per adesso solamente verbale, con gli Hezbollah  libanesi fermi, loro si sciiti e notoriamente filoiraniani. Con l’esercito israeliano che accumula forze ai confini del Libano. Aspettano un pretesto, come aspettano un pretesto gli americani che hanno mandato un gruppo navale, con portaerei in zona. Non certo per Gaza.

Che cosa può essere  meglio di una guerra, per Netanyahu per compattare un paese, il cui governo è in netta crisi di consenso, dopo mesi di grandissime manifestazioni che chiedevano le sue dimissioni?

Il nemico serve anche a questo.

Per concludere mi ricordo che mi disse un caro amico, libanese, maronita, Antoine.

Gli Hezbollah, sono fatti, sono costruiti, per risolvere i problemi interni di Israele, sono i nemici, né più ne meno di Hamas, e della galassia fondamentalista palestinese

 

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Elezioni amministrative Lecce ha il nuovo sindaco, la senatrice Adriana Poli Bortone, e a breve si insedierà il nuovo consiglio comunale, e ...