lunedì 24 luglio 2023

Andrea Purgatori ... un unico neo! Intervento di Leonardo Elia

Andrea Purgatori ... Nulla da eccepire sul professionista, un grande professionista. Ho seguito Atlantide, La7, con assiduità, anche le repliche. Giornalismo d’inchiesta, con una cura delle fonti notevole,  a tutela dell’ascoltatore, e anche dell’autore.

Se si toccano argomenti sensibilissimi è essenziale.

Quando si entra negli angoli bui della storia repubblicana.

In tutto ciò, un unico neo,  pensato rileggendo quello che dice Stefania Maurizi , il rumore di fondo  pensando al caso Assange.

L’opacità del potere.

Purgatori si è interessato a  tutto ciò, in maniera efficacissima,  casi che sono collocati  in un passato anche prossimo, e che  menti attente possono riconoscerne le proiezione nell’attuale.

Questa  caratteristica del potere,  è diventata, negli ultimi anni , sempre più  rilevante  e pervasiva, tanto da far pensare che le nostre società vivano ora, in un vera emergenza democratica, e si stiano allontanando dall’ alveo dello stato di diritto.

Questo è il problema dell’oggi, un problema reale.

Su tutto ciò il Nostro non si è allontanato dalla narrativa istituzionale, e questo non può non saltare agli occhi.

 



mercoledì 12 luglio 2023

Perché è giusto lottare per Assange? Intervento di Leonardo Elia

Non sto qui a elencare tutte le  “stazioni” del calvario di Julian Assange da quando è stato attenzionato  dai poteri  forti di mezzo mondo per aver reso pubblici dati sensibilissimi , secretati.

Caporedattore del sito web WikiLeaks, pubblica documenti sulla guerra in Iraq, Afganistan, Yemen,e  molto altro, portando a conoscenza spesso   crimini di guerra orrendi,   atti che definire spregiudicati è poco, che incidono tragicamente nella vita di popoli interi.

Ora si trova nella prigione di Belmarsh in Inghilterra, in attesa dell’estradizione  negli U.S.A. , dove lo attende una condanna a 150 anni complessivi  di reclusione, per alto tradimento.

Per questo si è formato un movimento in tutto il mondo, che si oppone alla sentenza della Corte suprema del Regno Unito che vuole dare corso  alla richiesta americana .

Perché è giusto lottare per Assange?

Perché siamo in democrazia, rispondo io.

E’ la democrazia non può convivere, per sua natura con un sistema politico che si basa sull’opacità.

Le autocrazie, le dittature fondano il loro potere sulla assenza di trasparenza.

La democrazia per sua definizione è cosa differente.

Dovrebbe….

Quello che emerge però è un potere fobico, che perseguita  chi lo smaschera .

E lo fa ovunque, esprimendo la sua forza  anche attraverso altri  governi, come quello svedese ,britannico, equadoregno, per fare alcuni esempi.

A questo punto l’autorevolezza dei governi implicati nel caso Assange , come portatori di valori universali ,la tutela dei diritti umani su tutti, cade.

Il re è nudo.

Non dobbiamo andare molto lontano da noi  per avere conferme  di quello che ho detto.

In Italia per una lunghissima stagione di delitti, stragi, tentativi di golpe,  depistaggi, dalla fine della guerra in poi si trovano gli esecutori, ….mai i mandanti.

Significa che la nostra democrazia, uscita da una guerra devastante e fraticida, e che si basa su una Costituzione meravigliosa,  non è trasparente.

“Conditio sine qua non” per definirsi tale.

E questa opacità, è un dato di fatto tanto importante, che è costato la vita a Enrico Mattei, quindi Pasolini e De Mauro, a  magistrati e servitori leali dello stato, a migliaia di cittadini( gli anni di piombo), ha  permesso anche latitanze decennali.

Assange ha  palesato questa oscurità , per questo deve scomparire, lui e la luce che ha illuminato l’invisibile.

Chi gestisce il potere non fa autocritica, anzi lo spazio del non detto aumenta sempre di più.

E tutto ciò è preoccupante. (L.E.)

martedì 4 luglio 2023

Per avere le idee chiare su quanto accaduto in Russia dal 24 giugno al 26 giugno 2023. Intervento di Leonardo Elia

Per aver una visione obbiettiva di quello è successo in Russia dal 24 giugno al 26 giugno c’è stato bisogno di qualche giorno.

Decantare per capire.

La “sollevazione”  della Wagner , e la sua marcia su Rostov, importante per la  logistica della guerra in Ucraina, scaturisce dalla volontà delle autorità  russe  di scioglierla.

 Sic et simpliciter.

Quindi un combattente di questa unità privata poteva scegliere tra tornare a casa, andare all’estero, o entrare nei ranghi del Ministero della Difesa russo.

Il problema si è posto perché questa compagnia di “mercenari”, a costo di perdite importanti, ha conquistato Bachumt,e  il suo proprietario, Prighozyn,  così si è visto sfilare dalle mani uno strumento importante che lo aveva reso molto popolare.  Alcuni analisti parlavano di un suo possibile ingresso in politica.

In più nei mesi precedenti non aveva lesinato critiche, espresse anche in maniera molto offensiva al ministro della difesa Sojgu e al capo di stato maggiore Gerasimov.

Cosa degna di nota che loro in quei giorni non sono mai apparsi in pubblico, non hanno fatto dichiarazioni, e hanno mandato a convincere l’oligarca ribelle a  tornare sui suoi passi ,il vice capo di stato maggiore.

Non bisogna dimenticare che sono ai vertici di un apparato , il Ministero della Difesa della FD, presente sul territorio in maniera capillare, e di fatto potentissimo.

  Quello che è successo, compresa la marcia di qualche migliaio di effettivi della Wagner, che ha sfiorato Voronez, in direzione di Mosca, ha prodotto eccitazione, da noi.

Gli Stati Uniti, hanno sospeso per un paio di giorni le sanzioni che stavano per essere inflitte a questa società, e al suo patron, diventato da criminale che assolda criminali, in riferimento al reclutamento nelle carceri, a paladino della libertà.

Molti in occidente, governi ma anche mass media, hanno sperato, che questi accadimenti fossero lo step iniziale di un movimento che indebolisse il potere di Putin.

Non è successo nulla di tutto questo.

Si può dire che questa azione dimostrativa, perché di questo si tratta, non ha mosso  il consenso al presidente della Federazione Russa, e quindi alla sua politica, questo testimoniato dalle immagini dell’area occupata dai  “musicisti” nella città di Rostov.

E’ stata gestita bene ,perché a fronte di un’intervento pesante, da parte dell’ Armata Russa,con la possibilità di un vero e proprio bagno di sangue, le perdite di vite umane sono state esigue.

I morti ci sono stati purtroppo, ma se non si fosse trattato con gli insorti nella giusta maniera, come grazie a Dio è successo, poteva dare inizio a momenti di grande instabilità.

E questo a noi occidentali non conviene, per le testate atomiche  presenti sul territorio russo, e anche, io di questo ne sono certo, se si indebolisse  il potere di  Putin , sicuramente  sarebbe sostituito da qualcuno più nazionalista,più estremista, cosa non buona per noi.

Tra l’altro fonti  vicine a importanti agenzie Usa hanno hanno  fatto trasparire preoccupazione  per le possibili conseguenze degli accadimenti di quei giorni.

Non bisogna dimenticare che la federazione Russa è in guerra.

Qualcuno all’interno degli apparati russi sicuramente sapeva quello che Prighozyn aveva in mente, e credo che indagini accurate  siano iniziate. Le notizie che si sono rincorse sul possibile arresto del gen. Surovkin, ex comandante delle operazioni in Ucraina, successivamente smentite, denotano un’attenzione particolare

  in questa direzione.

Che poi questo possa essere prodromico a un cambiamento degli assetti interni al Ministero della Difesa russo, in un’ottica di maggiore controllo da parte governativa solo in futuro lo si potrà dire.

Di fatto Prighozyn si dice che sia  a Minsk la Wagner continua la sua opera per conto del suo stato di rifermento in giro per il  mondo, la gran parte si è acquartierata in Bielorussia, addestrando le locali forze armate, forte della sua grande esperienza sul campo in Ucraina.

E polacchi e i baltici intanto si agitano….. 



Lecce ha il nuovo sindaco ... Intervento del Dott. Leonardo Elia

Elezioni amministrative Lecce ha il nuovo sindaco, la senatrice Adriana Poli Bortone, e a breve si insedierà il nuovo consiglio comunale, e ...