lunedì 20 maggio 2024

MANIFESTO ... Intervento del Dott. Leonardo Elia

La parola “manifesto”, il sostantivo “manifesto”, secondo il vocabolario Treccani,  ha un significato ben preciso: rappresenta un programma politico , culturale lanciato da partiti, da gruppi o da correnti.

Esempi ce ne sono tanti come lo stranoto “ Manifesto del partito comunista” di K. Marx e F. Engels, pubblicato a Londra nel 1848, oil “Manifesto dei futuristi” pubblicato in Francia nel 1909.

Questa intervista che il giovane regista Massimo Selis ha fatto al dottor Fausto Villabona ha per me un valore di manifesto programmatico.

Definisce uno spartiacque, una cesura che si sta evidenziando sempre con maggiore chiarezza nella nostra società, nella nostra cultura.

Una frattura che tocca in maniera profonda uno dei fondamenti, forse il Fondamento, della collettività all’interno della quale noi viviamo, la scienza, e il suo applicativo, la tecnologia .

La scienza è la conoscenza del mondo della natura.

La medicina è l’applicazione di questo concetto in funzione del nostro benessere, prevenzione, e anche per il conseguimento dello stato di salute.

Noi viviamo in un’antropologia  della linearità, della semplificazione, che trova riscontro immediato nei protocolli terapeutici, una teologizzazione della scienza ufficiale, totalmente chiusa a contributi che invece potrebbero dare tanto, in un ottica di comprensione del mondo di cui facciamo parte, volto a ristabilire un equilibrio, che  abbiamo perso.

Noi siamo dei sistemi complessi, viviamo in sistemi complessi, che nessun super computer comprenderà, nessuna intelligenza artificiale ci farà penetrare nei loro segreti, senza un cambio di paradigma.

Lo sguardo deve essere olistico, perché siamo unità in equilibrio, sia all’interno del nostro organismo, sia in rapporto con il mondo che ci circonda.

La gestione della pandemia ha svelato ,finalmente, le criticità, concettuali, prima delle criticità operative, con il carico di corruttela che queste si sono portate dietro.

Significativo l’accenno all’infiammazione di basso grado o silente, condizione che ha accomunato tutte le vittime del Covid 19.

Assolutamente non citata mai nella ossessiva ,e ossessionante comunicazione pandemica. Un atteggiamento delle istituzioni da “peste manzoniana”.

Ma anche la consapevolezza dell’esigenza di un rapporto  meno smart e più frontale, essenziale se si ha a cuore la persona nella sua interezza.

Non dimenticandosi mai che l’umanità è progredita, si è sviluppata, nei millenni con rapporti frontali, all’interno di comunità, e tra comunità differenti.

Non certo attraverso modelli, proposti e imposti, da enti sovranazionali, che verticisticamente, dirigisticamente, pretendono di regolare il quotidiano di collettività che le vedono lontane e assolutamente fuori contesto.

Lo stimolo che può venire dai territori , anche nel campo della tutela della salute, la realtà osservazionale, che potrebbe essere una grande risorsa , non viene presa in considerazione , ma invece imbrigliata, in una burocrazia asfissiante.

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martedì 7 maggio 2024

About Mario Monti ... Intervento di Leonardo Elia

 Sto parlando dell’intervista fatta da Cazzullo , pubblicata  sul Corriere della Sera il 4 maggio.

Alla domanda posta dal giornalista ,” il futuro come lo vede ?” , il senatore a vita risponde che bisogna rispolverare la parola , sacrificio.

Aggiungendo che se dovesse servire per una maggiore integrazione europea, dell’Unione Europea, anche un sacrificio di “sangue”.

Considerando  che noi europei ci troviamo con ai confini due guerre, quella in Ucraina e quella terrificante che si sta svolgendo a Gaza.

D’altra parte è stato Borrell, “ministro degli esteri” della EU, che ha detto che noi viviamo nel giardino, mentre fuori c’è la jungla.

Per spiegare meglio quello che pensa,  il senatore Monti  cita come   l’esempio del Risorgimento, in cui l’ unità nazionale potè essere compiuta, non solo grazie alla finezza di Cavour ma anche con il tributo di sangue dell’ Esercito Piemontese, dei Garibaldini, etc.

A maggior ragione per fare qualcosa di più grande , l’Europa.

Praticamente ha considerato, non solo l’esercito europeo, un’idea che mi vede concorde,  ma  l’utilizzo di nostri uomini in questi conflitti.

Il termine “ sacrificio di sangue” non lascia adito a dubbi.

Stupisce anche l’ atteggiamento remissivo di Cazzullo, l’intervistatore.

Queste persone cresciute e formate nel mondo economico finanziario stupiscono sempre.

Quando parlano di sacrifici, li fanno fare agli altri,  basti pensare al governo da lui presieduto, con l’appoggio di quasi tutti i partiti, inclusi quelli della , presunta, sinistra.

Follia pura e nessuno gli dice mai nulla.

Follia lucida.

Pericolosa


RIBES NERO FEE (Ribes nigrum). Intervento del Dott. Leonardo Elia

 E’ il primo gemmoderivato di cui mi interesso in questa sede, ed è quello che mi ha introdotto al consiglio e all’utilizzo dei gemmoderivati, visto la sua indubbia efficacia.

In generale ha un’azione cortison-like,un ottimo supporto antinfiammatorio a livello generale, e in tutti i distretti mucosi in particolare.

Coadiuva lo stimolo energetico in caso di deficit surrelanico, stanchezza cronica e deficit del sistema immunitario.

Coadiuva l’eliminazione dell’acido urico e dell’urea, quindi utilizzabile per la gotta.

Favorisce il riequilibro della mucosa intestinale dopo antibiotico terapia.

Io lo consiglio sempre con ottimi risultati nelle sindromi allergiche, perché aumenta la secrezione di cortisolo endogeno, lasciando intatti tutti i meccanismi di controllo, di feedback, che invece sono scompaginati dall’assunzione, di cortisoni di sintesi.

E che rende l’utilizzo del Ribes nero FEE adatto anche per i più piccoli




lunedì 6 maggio 2024

Faccio una piccola digressione sulla Fitoembrioterapia ... Intervento del Dott. Leonardo Elia

Faccio una piccola digressione sulla Fitoembrioterapia, in sostanza ,i gemmoderivati, una metodica terapeutica, con delle peculiarità tutte sue, di facile utilizzo, comportando effetti avversi ridotti.

Semplificando un qualcosa a metà strada tra la fitoterapia e con una spruzzata di omeopatia.

Vi dico ora perché la linea FEE è da ritenersi qualitativamente da preferire.

La FITOEMBRIOTERAPIA rappresenta  una metodica terapeutica naturale che si basa sull’utilizzo di fitoembrioestratti, FEE, di gemme, di giovani getti e radicelle appena raccolti. Si basa sull’impiego di prodotti, FEE, privi di tossicità che agiscono in maniera dolce utilizzando tessuti embrionali freschi in via di accrescimento delle piante, non differenziati, chiamati meristemi.

I meristemi sono rappresentati da cellule embrionali indifferenziate, totipotenti, in grado di generare, tramite il processo di differenziazione, le future parti della pianta.

Nel 1959 il suo inventore, il dr Pol Henry di Bruxelles, utilizza i tessuti embrionali delle piante. Comprende che in queste parti della pianta in embrione sono contenute le informazioni genetiche della pianta stessa.  Racchiudono in sé tutte le potenzialità della pianta e delle sue parti in divenire ( foglia, fiore, stelo, frutto, linfa, radice….. ) e intuisce che questi meristemi possono avere effetti terapeutici.

I tessuti embrionali vegetali freschi vengono messi a macerare in una miscela di acqua, alcol, glicerina vegetale, in parti uguali.La miscela utilizzata prevede l’utilizzo dell’acqua, come raccomandato dal dr Henry, che concorre insieme ad alcol e glicerina ad estrarre tutti i principi attivi contenuti nei meristemi e dotati di proprietà terapeutiche: acidi nucleici, minerali, oligoelementi, vitamine, enzimi, auxina, giberellina ( fattori e ormoni di crescita ). Si lasciano macerare in questa miscela per 20 giorni, durante i quali la miscela viene agitata regolarmente in maniera delicata. Trascorsi i 20 giorni della macerazione la miscela viene sottoposta a filtrazione per gravità e ad estrazione con pressione minima per non danneggiare i tessuti utilizzati.

Il filtrato viene condizionato senza subire ulteriore diluizione come nel caso dei macerati glicerici 1D diluiti alla prima decimale.

Come visto si differenziano dai macerati glicerici per l’utilizzo dell’acqua nella miscela estrattiva e per l’utilizzo del filtrato senza ulteriore diluizione.

Ne consegue che nella somministrazione dei Fee è richiesto un minore numero di gocce rispetto ai macerati glicerici, circa un decimo, con evidenti vantaggi.

Minore quantità di alcol e glicerina assunti. Il grado alcolico dei Fee si aggira intorno ai 30 gradi ed è inferiore a quello dei macerati glicerici.

Considerando il minor numero di gocce utilizzato con i Fee possiamo concludere che si assume meno alcol.

I Fee, proprio per questa loro caratteristica, possono essere utilizzati tranquillamente nei bambini a partire dal terzo anno di età, o secondo indicazione del medico.

La posologia standard prevede per l’età pediatrica

1 gtt per anno di età 2 volte al giorno, secondo parere del terapeuta (azione sul terreno)

3-5 gtt, 3 o più volte al giorno, secondo parere del terapeuta (manifestazioni acute)

Età adulta

5 gtt, 2-3 volte al giorno, secondo parere del terapeuta  (drenaggio)

7-10 gtt, 2-3 volte al giorno, secondo parere del terapeuta (problema acuto)

30 gtt, in unica somministrazione o 10 gtt più volte al giorno, o secondo parere del terapeuta (colpo di frusta)

10 gtt, 2-3 volte al giorno, o secondo parere del terapeuta ( Complessi Sinergici, contenenti tre diverse piante sinergiche).

I FEE sono disponibili in flacone da 15ml con contagocce.





Il Fentanyl è arrivato( ufficialmente ) in Italia. Intervento di Leonardo Elia

 Il Fentanyl  è arrivato( ufficialmente ) in Italia e non è una bella notizia.

A Perugia, è stato trovato nella dose consegnata da un tossicomane, allarmato dagli effetti strani avvertiti dopo essersela iniettata.

Una cosa importante è che in Umbria è operativa il servizio di “ drug checking”, un monitoraggio di strada, di prossimità , del consumo di stupefacenti.

Cosa importantissima, perché avere il polso della situazione, delle droghe consumate, solo dalle analisi delle acque reflue, e dai sequestri delle forze dell’ordine è assolutamente tardivo e inadeguato.

Il “drug checking” è operativo , oltre che in Umbria, in Piemonte, e sperimentale in Lazio e Liguria.

Mi auguro che tutte le regioni si adeguino.

Torniamo al Fentanyl.

E’ un derivato semisintetico usato in terapia nel trattamento del dolore severo.

E’ potentissimo, decine di volte  di più della morfina, che è il punto di partenza della sua sintesi,  che si trova nell’ oppio.

E’ una delle cause, insieme a tante nuove droghe, dell’ epidemia in atto negli USA, di morti per overdose, prima causa di morte nella fascia da 20 a 40 anni.

Da 100000 a 200000 giovani vite stroncate, dopo un abbrutimento  che fa definire zombies  i malcapitati che sono dipendenti da questa droga.

Negli Stati Uniti si accusa la Cina di produrre le sostanze che servono per la produzione del  Fentanyl, una specie di vendetta per le Guerre dell’oppio, che nella prima  metà  dell’ ottocento, introdussero grandi quantità di questa droga nel Celeste  Impero, narcotizzandone di fatto la popolazione e aprendo la porta a ingerenze dei paesi occidentali in particolare dell’ Impero britannico.

Questa volontà di vendetta per me non esiste.

L’industria farmaceutica cinese, ma anche indiana, produce le sostanze che servono per la sintesi  dei farmaci, oltre a produrre i farmaci stessi.

Il consumo di stupefacenti, con le dipendenze ad esso collegate, e cosa ancora più drammatica  l’abbassamento dell’età di insorgenza di questo problema,  dobbiamo cercarla nelle nostre società, sempre più sfarinate.

Con adolescenti abbandonati a se stessi, sempre più smart, che nei giorni del lockdown , hanno passato, in solitudine, senza possibilità di contatti tra coetanei, senza frequentare la scuola, le ore al computer.

Le droghe ora si comprano nel Dark Web.

Le nuove droghe , prima di diventare illegali, hanno bisogno di studi, quindi per colpa di questa burocrazia,

di  queste attese , combinano disastri… nel cervello dei nostri ragazzi.

Federico Petroni, l’esperto di Limes di Nord America, parla della “ depressione americana” come una  delle cause delle overdose americane.

La nostra società neoliberista ,basata sulla competizione estrema, sul singolo sradicato dalla comunità, produce reietti, emarginati, e gli permette, di fatto, di evadere la propria frustrazione, il “vuoto” con la chimica, fornita dalla malavita organizzata che sa sfruttare i varchi lasciati aperti.

Corsi e ricorsi storici.

Mentre l’impero britannico inaugurava la politica delle cannoniere per obbligare la Cina a non bloccare il flusso di oppio, e quindi suicidarsi come stato, il papavero lo faceva coltivare in India, che intanto si impoveriva. La regina Vittoria a capo di un “narco impero”.

Ora oppio prodotto in Messico, ivi lavorato e  fino a poco tempo fa anche in Afganistan, prima che i talebani, ne vietassero la coltivazione.

Due aree instabili, di guerra più o meno civile. Guerra e droga un binomio inscindibile.

Tornando a noi, io auspico un controllo del territorio, non solo  demandato alle forze di polizia,che fanno quello che possono, ma potenziando l’intervento di prossimità, come il drug checking, la possibilità di cogliere fenomeni illegali nel più breve tempo possibile, per capirli , e cercare di arginarli in un ottica di riduzione del danno.

La famiglia ,altra istituzione in crisi, nel suo compito di addestramento alla vita dei giovani, dovrebbe affiancare le istituzioni nel monitoraggio di questi fenomeni.

Ci vuole una presenza maggiore e più intelligente, per capire il mondo, spesso facciamo finta di non accorgercene, che si agita intorno a noi.

Lo dobbiamo ai nostri ragazzi.


domenica 5 maggio 2024

Ci sono tanti bravi artisti, ma pochissimi bravi artisti che riescono anche a vedere più in là. Intervento di Leonardo Elia

Ci sono tanti bravi artisti, ma pochissimi bravi artisti che riescono anche a vedere più in là. Artisti speciali e unici, capaci di percepire tendenze embrionali prima che tutti gli altri le avvertano, di prefigurare fenomeni e situazioni che si manifesteranno pienamente solo decenni dopo, a volte 50 o 60 anni più tardi. Solitamente, queste bestie rare sono apprezzate in vita solo da un manipolo di appassionati per essere poi riscoperte e rivalutate post mortem. È certamente il caso di Gil Scott-Heron o di Frank Zappa.


Dedicata a quelli tra voi che pensano che la rivoluzione sia qualcosa in cui si può semplicemente essere spettatori, di cui si può parlare senza essere protagonisti. A quelli che sognano la rivoluzione, purché la facciano gli altri, in modo che, se va male, saranno quelli a prendersi gli sberleffi e le pernacchie dei posteri. Non diversi da quelli che chiedono di mandare armi e uomini in Ucraina, perché tanto a rimetterci saranno altri.

La rivoluzione o è in diretta o non è rivoluzione. Come direbbe Gordon Gekko nel film Wall Street di Oliver Stone (1987), "se non ne sei dentro, ne sei proprio fuori".



Lecce ha il nuovo sindaco ... Intervento del Dott. Leonardo Elia

Elezioni amministrative Lecce ha il nuovo sindaco, la senatrice Adriana Poli Bortone, e a breve si insedierà il nuovo consiglio comunale, e ...