Via del cotone
Gilberto Trombetta fa un’ intringante analisi di quello che accade in Medio Oriente.
La creazione di una via del cotone , alternativa alla via della seta, che dall’ India di Modi, corteggiatissima potenza , demografica , manifatturiera, in prospettiva militare, faccia viaggiare le merci dall’ Asia, verso l’occidente, con un piccolo passaggio marino, attraverso la penisola Arabica, fino al mediterraneo.
Completamento degli accordi di Abramo, quindi puntare sui regni sunniti del golfo Persico, Saudi Arabia in primis.
Evitare le vie attualmente utilizzate, perché o bloccate, Mar Rosso o bloccabili facilmente , Golfo Persico.
Con la talassocrazia occidentale non in grado di garantirne la pervietà strategica, in soldoni l’uso.
Una “ copia” anticinese, antirussa, delle vie del commercio che si stanno sviluppando in Eurasia.
Ma principalmente, anti iraniana, anti “mezzaluna sciita”
Gli accordi di Abramo quindi : una dichiarazione congiunta di Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, e Israele, con la possibilità di coinvolgere l’ Arabia Saudita e le altre monarchie del Golfo.
La prima normalizzazione delle relazioni tra un paese arabo e Israele, da quella con l’Egitto del 1979 e la Giordania del 1994.
Con il ridimensionamento o meglio la scomparsa, in parole povere metterli in condizione di non nuocere, di
Hamas, quindi Gaza, ed Hezbollah , quindi Libano.
Questa , secondo Trombetta, è il fine ultimo delle operazioni militari che sta facendo Israele dal 7 ottobre, con i palestinesi, e da qualche giorno anche nel fronte nord.
Last , but not least , al largo di questi teatri di operazioni militari, in fondo al mare, ci sono ingentissimi giacimenti di idrocarburi, che diventerebbero di ufficio nella disponibilità di Tel Aviv.
L’obbiettivo strategico è mettere in difficoltà quello che Israele, e il suo protettore , gli USA, considerano l’arcinemico, l’Iran, tagliare i suoi rapporti con il Mediterraneo, far sparire due spine nel loro fianco.
Ma più che il pensiero di Gilberto Trombetta, analisi acuta la sua, è importante il thread di Jared Kushner
che riporto integralmente dal link di “Giubbe rosse news”, anche per le sue conseguenze su di noi europei, e italiani in particolare.
https://giubberossenews.it/2024/09/29/dai-patti-di-abramo-allassassinio-di-hassan-nasrallah/
Chi è Jared Kusher? _E’ ex consulente di Donald Trump ed ex direttore dell’ Office of American Innovation .
Un neoconservatore di ferro, appartenente alla lobby ebraica che, almeno nelle attività americane che riguardano il medio oriente, detta legge.
Inoltre ,come tutti i neoconservatori, può lavorare per Trump, che tra l’altro è suo suocero, come può lavorare con presidenti democratici.
Quindi , con buona pace delle anime pie, i sostenitori di Trump di casa nostra, io la penso come Jeffrey Sachs, ci sono ottime probabilità che non cambierà nulla qualunque sia il presidente degli Stati Uniti.
Però ,quando parla uno come Kushner, le parole hanno un peso, un perché.
Entità così radicate sul territorio non possono essere neutralizzate così sbrigativamente, non spariscono con bombardamenti a tappeto e omicidi di massa terroristici, perché, traggono ragione e consenso, dalle azioni militari israeliane, che coinvolgono sempre o quasi, i civili.
Quindi il consenso aumenterà e quindi le adesioni ad Hamas ed Hezbollah.
L’odio porta odio.
Ricordate quello che è successo in Afganistan e Iraq? Si è destabilizzato tutto, e gli sciti iracheni ora stanno manifestando per la morte di Nasrallah contro gli USA e cercano di assaltare l’ambasciata americana dentro la zona verde.
Quindi quando Kusher parla, alla fine di situazione fluida, da rimodellare, io non ne sarei tanto sicuro, perché tutto si potrebbe ritorcere contro questi che si credono i modellatori del mondo a loro piacimento.
Togliere il coperchio al vaso di Pandora, sicuramente.
Il problema è nostro, di noi europei, di noi italiani.
Per prima cosa queste politiche scellerate , sono state concordate, anzi comunicate agli alleati, dagli USA.
E noi non possiamo non aspettarci un aumento della instabilità importante in un area contigua alla nostra,
che ci coinvolgerà sicuramente ,sia per la sicurezza, sia per i conseguenti flussi migratori.
E i migranti sono argomento di discussione, non solo negli stati che fanno riferimento agli accordi di Visegrad, che non hanno mai dato alcuna importanza alle indicazioni che gli arrivavano su questo argomento dalla EU, i pratica se ne sono fregati altamente, ma anche in altri come Germania, Italia, etc.
Con la solita ineffabile Von der Leyen e compagnia cantando , che continua a ripetere che ci serve forza lavoro, servile, aggiungo io.
Solo oggi in Austria , ha vinto un partito di estrema destra FPO, che ha basato la sua campagna elettorale sull’accoglienza indiscriminata dei migranti.
I “corrottissimi” politici della nostra Prima Repubblica , coltivavano una autonomia politica dai decisori d’oltre oceano, consci del fatto che noi siamo una realtà mediterranea, e dobbiamo avere a cuore la sorte, le sorti, di tutto quello che si affaccia, anche indirettamente su questo mare.
Non abbiamo nessun interesse alla escalation perseguita da Israele, nessuna.
Erano sicuramente più lungimiranti di questa classe politica, che sia di destra o di sinistra, poco importa, tanto si comportano tutti nella stessa maniera, su questi argomenti , sia su altri.
Sono ancora con Jeffrey Sachs, negli USA, non cambierà nulla, deve cambiare l’atteggiamento dell’ Europa.
E gli stati, e parlo di noi Italia, in primis, devono riscoprire la Sovranità Nazionale, che è azione nell’interesse nazionale. Punto.
E torniamo sempre al vincolo esterno, che non esiste solo in ambito economico.
Dimenticavo una cosa importantissima, che il Libano è uno stato sovrano, né più ne meno dell’ Ucraina.