giovedì 29 agosto 2024

Sulla fine ... Intervento del Dott. Leonardo Elia

Dopo il mio intervento , l’ultimo , sulla fine, il declino della deterrenza dell’Occidente allargato, e nello specifico dell’esercito israeliano, la forza militare più importante del Medio Oriente, oltre a essere il più grande, e fidato , alleato USA,  è avvenuto l’attacco , preventivo, dell’aviazione , alle basi Hezbollah , nel sud del Libano.

Netanyahu , con tono trionfalistico, dice che l’operazione aerea ha distrutto svariate migliaia di siti lancio di  Hezbollah.

E’  da notare però che,  c’è stata una risposta, immediata, con il lancio di droni e razzi dal sud Libano, verso Israele.

Hanno usato, le milizie sciite, armi economiche che però hanno messo in crisi , il favoleggiato, e costosissimo sistema di difesa aerea israeliano, in sostanza saturandolo, cioè facendolo utilizzare in maniera massiva.

Tutto ciò è stato fatto con 350 razzi e droni ,che costano poche migliaia di dollari.

Le rivendicazioni di obbiettivi colpiti da tutti e due i contendenti, non sono state confermate da nessuno i, a parte le immagini di una unità navale israeliana danneggiata pesantemente al largo del Libano(una nave militare con la stella di Davide è stata affondata già nel 2004, quando l’esercito israeliano è entrato nel paese dei cedri l’ultima volta, ed è stato costretto a ritirarsi per le perdite subite).

Alcune considerazioni sono obbligate però.

A quanto pare hanno preso il volo un numero elevatissimo di aerei israeliani, e questo perché l’operazione è stata importante, ma anche direi perché a terra potevano essere obbiettivi  della risposta di Hezbollah.

Ucraina insegna.

Loro , le milizie libanesi,  hanno agito da soli, non Iran non l’Asse della Resistenza, quindi senza  contributi siriani, iracheni.

Che si sono complimentati 

Hanno usato le armi più economiche e “ semplici” del loro arsenale, tenendo le più importanti , moderne e letali, ben protette e nascoste.

Quindi a fronte del declino di una deterrenza, se ne sta creando un’altra, che raffredda molto i toni minacciosi della leadership israeliana

Hezbollah sta facendo capire, di non volere l’escalation, ma nel contempo, di essere in grado di colpire. Alcune stime parlano di 250.000 missili e razzi in loro possesso, non toccati dagli attacchi israeliani, perché ottimamente nascosti.

In uno stato come Israele , senza profondità strategica, avrebbero  effetti devastanti, e tutti gli attori dello scacchiere  lo sanno, sia i più esposti, sia chi supporta, come gli USA, e noi.

La cosa veramente nuova, e rivoluzionaria, è che la deterrenza è espressa per la prima volta , da un attore non statale ,da una milizia, radicata, ma sempre milizia.

Allego due contributi da Giubbe Rosse news, un bell’articolo da cui io ho tratto spunto , e   poi uno da un sito in arabo, se volete potete farlo tradurre.

A me basta l’autorevolezza del sito, sempre Giubbe Rosse,  che lo ha proposto.

Vi renderete conto che i  silenzi spesso valgono più di mille proclami. (Leonardo Elia)




sabato 24 agosto 2024

Sun Tzu e ... un grande Enrico Tomaselli! Intervento del Dott. Leonardo Elia

“Il generale esperto logora il nemico tenendolo costantemente sotto pressione. Lo fa correre dappertutto adescandolo con vantaggi illusori”.

Bellissimo e significativo incipit dell’articolo del bravo Enrico Tomaselli che vi invito a leggere per intero, per questo ne ho pubblicato il link.

E’ doveroso fare considerazioni però, principalmente per le conseguenze di ciò che sta avvenendo, in Medio Oriente.

Israele ha sempre basato l’azione militare, sulla velocità, sulla sua incisività , frutto di una superiorità tecnologica, e della maggior preparazione delle sue forze armate, sia livello di stati maggiori, sia  della truppa.

Così ci si spiega facilmente l’esito delle quattro guerre arabo-israeliane, 1948 1956 1967 1973, risolte in pochi giorni.

Questo ha attribuito alle forze armate israeliane una sorta di “aura” di invincibilità.

Non posso dimenticare quello che mi disse un caro amico, pilota militare, pilota di F 104: i piloti migliori al mondo sono sicuramente gli israeliani.

Quelle citate prima sono sicuramente guerre “simmetriche”, quindi tra avversari  comparabili ,sia come forza sia come idea di guerra.

Dopo il 1989, con il collasso dell’ Unione Sovietica, i conflitti in tutto il mondo,  sono stati caratterizzati, come ha giustamente detto nel suo articolo Tomaselli , dalla asimmetria.

Cioè ,il più forte, l’occidente allargato, USA ed alleati, superiori  tecnologicamente, in breve tempo mettono  in ginocchio il molto più debole avversario, quello che ha fatto sempre Israele con le sue puntate in Libano e nella striscia di Gaza.

Superiorità aerea schiacciante , “shock and awe”, colpisci e terrorizza.

Non faccio esempi, sono già nell’articolo.

Da qui il concetto di deterrenza, in pratica, ti infliggo danni importanti, con attacchi massicci, non subisco praticamente perdite, ti obbligo alla resa.

L’etimologia può aiutare: deterrente , participio presente di deterrere ,   che fa distogliere dall’agire, chiunque  voglia ledere gli interessi della potenza egemone, quindi l’occidente allargato, quindi “noi”.

Il tutto condito con un’allegra interpretazione del diritto internazionale, con allegati doppi standard, e facke come quella , colossale, sulle armi di distruzione di massa in possesso di Saddam.

Giustificazionismo accattone che però dava consenso, l’opinione pubblica, noi, non ci siamo opposti a tali azioni scellerate.

Torniamo a noi.

Al governo in Israele c’è un gruppo di pazzi scatenati,  che ha come obbiettivo  una guerra regionale  con l’ Iran.

Il motore del loro agire sono i problemi con la giustizia del capo del governo , Nethanyahu, unito alla visione messianica, da Vecchio Testamento , di alcuni ministri, come Ben Gvir.

Quindi pulizia etnica a Gaza, insediamenti, illegali in Cis Giordania, allontanare i  palestinesi una volta per tutte, arrivare al Giordano.

Spostare il confine oltre il fiume Litani. Purtroppo per loro lì ci sono gli Hezbollah, milizia sciita, che siede nel parlamento libanese, legata, e armata dagli iraniani, addestrata e,  armatissima, che già nel 2006 diede filo da torcere, e in pratica scacciò l’esercito israeliano.

Da qui continue provocazioni ,come l’attacco all’ambasciata iraniana a Damasco, l’assassinio di Hanyeh a Teheran, assassini di dirigenti hezbollah in con corollario di morti di civili, El Aviv se ne infischia del diritto internazionale.

Israele non può  fare questo senza l’appoggio di tutto l’occidente allargato a guida USA, non avendo un apparato industriale in grado di supportare questo sforzo.

Ma anche non avendo profondità strategica, stato poco esteso, con pochi abitanti.

Quindi interventi rapidi, superiorità  aerea , e tecnologica, durata breve e risolutiva. Shock and Awe.

Quindi deterrenza.

Con consenso , orchestrato dai soliti noti, sul concetto dell’autodifesa, Israele fa questo per difendersi, sempre secondo la narrativa “ufficial” , da noi.

Tirando sui bambini di Gaza, brutalizzando i prigionieri palestinesi, spesso minorenni, attaccando con armi da fuoco i villaggi arabi, in Cis Giordania.

Ma il mondo è cambiato.

Come dice il professor Carlo Rovelli, eminente fisico che vive e opera in Francia, le narrazioni che ci facciamo noi occidentali vanno bene solo a casa nostra, la maggior parte del mondo non  le crede.

Avete notato, che tutti si aspettavano un risposta iraniana all’omicidio di Hanyeh e non c’è stata.

Una risposta adeguata degli hezbollah libanesi ai continui bombardamenti  , in profondità in Libano, non c’è stata.

Come l’attacco di aprile ,attacco telefonato , sono solo azioni che saggiano le difese di Israele, e sono più avvertimenti, ben compresi da chi deve comprendere.

E’ finita la deterrenza comunque.

E questo lo si vede dall’affannoso spostare flotte da parte degli USA nell’indo Pacifico, nel Mediterraneo orientale, per mostrare i muscoli, per mostrare appoggio ad Israele , senza che in pratica Iran e alleati abbiano mosso un dito se non proclami. Pensate alla frase di Sun Tzu che ho messo in apertura, il costo di spostamenti di portaerei,  riposizionare in Galilea ,a ridosso del confine libanese e del Golan di costosissime batterie anti missile , IRON DOME, messe in crisi da droni e razzi, usati anche  a Gaza che costano poche migliaia di euro.

L’annuncio porta confusione, e la confusione non fa bene a chi la confusione la subisce.

Spese enormi per sposare giganteschi apparati militari ,a stelle e strisce, sia con la stella di Davide, a seguito di proclami che non hanno seguito.

Semplicemente  perché gli accortissimi iraniani non vogliono l’escalation.

E la confusione indotta gioca grandemente a favore di questi ultimi.

I bombardatissimi  Houti  hanno bloccato il traffico nel mar rosso e canale di Suez, usando armi veramente economiche.

Mettendo in crisi la globalizzazione, il commercio internazionale.

Con flotte nato che sono state ritirate perché non sono riuscite a combinare nulla

Con l’immagine di Israele sprofondata in una voragine che può costarle l’esistenza stessa.

E noi allineati. Il mondo non ci capisce più, non ci accetta, e ha capito come metterci in crisi.

A parte la tecnologia , che non ci vede più protagonisti, assoluti e solitari, ogni cultura si basa su un concetto suo di tempo,  e il nostro tempo, lineare  e senza ampio respiro,  non riusciamo più a imporlo  agli altri abitanti del pianeta.

La deterrenza  si infrange per  lento stillicidio, lento e costoso, per noi.

Come dice il professor Rovelli tutto ciò sta producendo un fossato tra l’ occidente e la restante parte della popolazione mondiale.

 Perché noi crediamo di essere i migliori.

L’altra faccia del colonialismo. Ipocrisia pura.

Come chiosa riporto quello che ho letto da qualche parte e  mi sembra significativo.

I Talebani dicevano agli americani: voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo.

E gli “altri” ci stanno imponendo i loro tempi, la loro concezione del tempo, a cui noi non siamo preparati..

E’ finita definitivamente il periodo della politica delle cannoniere.

Accà nisciun’ è fess..

Mi sembra che noi siamo seduti dalla parte sbagliata, purtroppo.

Enrico Mattei e non solo lui in Italia aveva capito tutto. (LEONARDO ELIA)


Una nuova dottrina di guerra eurasiatica? - Giubbe Rosse News

Una nuova dottrina di guerra eurasiatica? - Giubbe Rosse News

mercoledì 3 luglio 2024

Lecce ha il nuovo sindaco ... Intervento del Dott. Leonardo Elia

Elezioni amministrative

Lecce ha il nuovo sindaco, la senatrice Adriana Poli Bortone, e a breve si insedierà il nuovo consiglio comunale, e la nuova giunta.

Battuto di misurissima  Carlo Salvemini, dopo una campagna elettorale acre, nervosa, che a me personalmente non è piaciuta per nulla.

I toni sono stati grevi, con attacchi personali e quant’altro.

Una città spaccata a metà.

Auguro alla senatrice un sincero buon lavoro, attendiamo tutti noi cittadini di conoscere  qual è il progetto che la nuova amministrazione ha in serbo per la nostra città.

Con una preghiera però , di non buttare alle ortiche tutto quello fatto dalla precedente giunta .

Mi spiego meglio.

La visione di Carlo Salvemini della nostra città, è una visione alta, indubbiamente.

Non esiste in natura la perfezione, e questa visione sconta degli errori, specialmente se si applica ad una città difficile, stratificata, intimamente “periferica “ come Lecce.

Se di visioni si parla, e di metterle in pratica, io auspico una collaborazione,  un’apertura, da parte del nuovo sindaco, nei confronti dell’opposizione.

Francamente spero in un dialogo tra le due parti, non sono però  assolutamente  sicuro  che ciò avverrà.

Ma perché il centro sinistra, ha perso?

Perché si è creato tanto scontento, in città, da spostare il consenso verso le opposizioni che poi di fatto hanno vinto le amministrative del 2024?

La città è spaccata, con il sindaco in carica che ha la maggioranza nelle aree “urbane” in senso stretto, aree centrali e semi centrali , che riesce quindi  a raccogliere  il consenso della borghesia cittadina, ma perde il voto delle marine, e perde nelle sezioni del Grazia Deledda, quindi accusa il colpo anche nelle periferie.

Inoltre il dottor Ciucci e il dottor Siculella, banalizzati dai mezzi di informazione, come “outsiders” ,hanno  contribuito , spostando di poco ma spostando quel tanto che basta, alla vittoria del centro-destra.

Anche le loro liste , è bene saperlo , hanno rappresentato un voto di “ protesta”.

 Mi spiego meglio,  tornando a parlare di “geografia” del consenso, senza questi  flussi elettorali importanti ma definiti “ topograficamente” al centro destra, Carlo Salvemini avrebbe vinto ma di misura .

D’altra parte stiamo parlando di poche centinaia di voti,  e una conferma del sindaco in carica con uno scarto così esiguo, per me equivale, quasi ad una sconfitta.

 Comunque  la storia non si fa con i se e con i ma, e la politica idem.

 Per me molto semplicemente, la vecchia amministrazione, non è riuscita a comunicare, non è riuscita a comunicare la sua  visione della città, non è riuscita ha porsi in rapporto dialettico con la cittadinanza tutta , per arrivare ad una giusta sintesi.

Tale  rapporto con il corpo elettorale, è stato visto come verticalismo, come forzatura, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, i risultati elettorali parlano.

Ha peccato di autoreferenzialità.

Se la sinistra non comunica , non si confronta con le collettività che amministra, non spiega le ragioni del suo operare, i risultati elettorali sono e saranno fallimentari .

Questo, mi duole dirlo è un problema, è il problema fondamentale del centro sinistra, del centro sinistra “ liberal”.

A lecce, in Italia, in Europa, in tutto l’ Occidente.

Quindi vi invito ad ascoltare l’intervista di Diego Bianchi, ad Antonio Albanese,  in una puntata di Propaganda Live, di qualche mese fa.

Ascoltatela , forse può risultare ingenerosa , troppo estrema, se rapportata alla politica di Lecce, ma esprime  spunti di riflessione importanti.

Per concludere parlo di cultura.

Spero , anzi ne sono sicuro, che il nuovo sindaco, continui la politica culturale portata avanti dalla precedente amministrazione,  perché in un gioiello come Lecce, un contenitore così importante si  riempia di contenuti degni.

Non si parli solo di contenitori ma anche e principalmente  di contenuti.

Quando si toccano i contenuti si fa politica, si da una interpretazione della realtà, una lettura della realtà.


lunedì 20 maggio 2024

MANIFESTO ... Intervento del Dott. Leonardo Elia

La parola “manifesto”, il sostantivo “manifesto”, secondo il vocabolario Treccani,  ha un significato ben preciso: rappresenta un programma politico , culturale lanciato da partiti, da gruppi o da correnti.

Esempi ce ne sono tanti come lo stranoto “ Manifesto del partito comunista” di K. Marx e F. Engels, pubblicato a Londra nel 1848, oil “Manifesto dei futuristi” pubblicato in Francia nel 1909.

Questa intervista che il giovane regista Massimo Selis ha fatto al dottor Fausto Villabona ha per me un valore di manifesto programmatico.

Definisce uno spartiacque, una cesura che si sta evidenziando sempre con maggiore chiarezza nella nostra società, nella nostra cultura.

Una frattura che tocca in maniera profonda uno dei fondamenti, forse il Fondamento, della collettività all’interno della quale noi viviamo, la scienza, e il suo applicativo, la tecnologia .

La scienza è la conoscenza del mondo della natura.

La medicina è l’applicazione di questo concetto in funzione del nostro benessere, prevenzione, e anche per il conseguimento dello stato di salute.

Noi viviamo in un’antropologia  della linearità, della semplificazione, che trova riscontro immediato nei protocolli terapeutici, una teologizzazione della scienza ufficiale, totalmente chiusa a contributi che invece potrebbero dare tanto, in un ottica di comprensione del mondo di cui facciamo parte, volto a ristabilire un equilibrio, che  abbiamo perso.

Noi siamo dei sistemi complessi, viviamo in sistemi complessi, che nessun super computer comprenderà, nessuna intelligenza artificiale ci farà penetrare nei loro segreti, senza un cambio di paradigma.

Lo sguardo deve essere olistico, perché siamo unità in equilibrio, sia all’interno del nostro organismo, sia in rapporto con il mondo che ci circonda.

La gestione della pandemia ha svelato ,finalmente, le criticità, concettuali, prima delle criticità operative, con il carico di corruttela che queste si sono portate dietro.

Significativo l’accenno all’infiammazione di basso grado o silente, condizione che ha accomunato tutte le vittime del Covid 19.

Assolutamente non citata mai nella ossessiva ,e ossessionante comunicazione pandemica. Un atteggiamento delle istituzioni da “peste manzoniana”.

Ma anche la consapevolezza dell’esigenza di un rapporto  meno smart e più frontale, essenziale se si ha a cuore la persona nella sua interezza.

Non dimenticandosi mai che l’umanità è progredita, si è sviluppata, nei millenni con rapporti frontali, all’interno di comunità, e tra comunità differenti.

Non certo attraverso modelli, proposti e imposti, da enti sovranazionali, che verticisticamente, dirigisticamente, pretendono di regolare il quotidiano di collettività che le vedono lontane e assolutamente fuori contesto.

Lo stimolo che può venire dai territori , anche nel campo della tutela della salute, la realtà osservazionale, che potrebbe essere una grande risorsa , non viene presa in considerazione , ma invece imbrigliata, in una burocrazia asfissiante.

INFO LINK

martedì 7 maggio 2024

About Mario Monti ... Intervento di Leonardo Elia

 Sto parlando dell’intervista fatta da Cazzullo , pubblicata  sul Corriere della Sera il 4 maggio.

Alla domanda posta dal giornalista ,” il futuro come lo vede ?” , il senatore a vita risponde che bisogna rispolverare la parola , sacrificio.

Aggiungendo che se dovesse servire per una maggiore integrazione europea, dell’Unione Europea, anche un sacrificio di “sangue”.

Considerando  che noi europei ci troviamo con ai confini due guerre, quella in Ucraina e quella terrificante che si sta svolgendo a Gaza.

D’altra parte è stato Borrell, “ministro degli esteri” della EU, che ha detto che noi viviamo nel giardino, mentre fuori c’è la jungla.

Per spiegare meglio quello che pensa,  il senatore Monti  cita come   l’esempio del Risorgimento, in cui l’ unità nazionale potè essere compiuta, non solo grazie alla finezza di Cavour ma anche con il tributo di sangue dell’ Esercito Piemontese, dei Garibaldini, etc.

A maggior ragione per fare qualcosa di più grande , l’Europa.

Praticamente ha considerato, non solo l’esercito europeo, un’idea che mi vede concorde,  ma  l’utilizzo di nostri uomini in questi conflitti.

Il termine “ sacrificio di sangue” non lascia adito a dubbi.

Stupisce anche l’ atteggiamento remissivo di Cazzullo, l’intervistatore.

Queste persone cresciute e formate nel mondo economico finanziario stupiscono sempre.

Quando parlano di sacrifici, li fanno fare agli altri,  basti pensare al governo da lui presieduto, con l’appoggio di quasi tutti i partiti, inclusi quelli della , presunta, sinistra.

Follia pura e nessuno gli dice mai nulla.

Follia lucida.

Pericolosa


RIBES NERO FEE (Ribes nigrum). Intervento del Dott. Leonardo Elia

 E’ il primo gemmoderivato di cui mi interesso in questa sede, ed è quello che mi ha introdotto al consiglio e all’utilizzo dei gemmoderivati, visto la sua indubbia efficacia.

In generale ha un’azione cortison-like,un ottimo supporto antinfiammatorio a livello generale, e in tutti i distretti mucosi in particolare.

Coadiuva lo stimolo energetico in caso di deficit surrelanico, stanchezza cronica e deficit del sistema immunitario.

Coadiuva l’eliminazione dell’acido urico e dell’urea, quindi utilizzabile per la gotta.

Favorisce il riequilibro della mucosa intestinale dopo antibiotico terapia.

Io lo consiglio sempre con ottimi risultati nelle sindromi allergiche, perché aumenta la secrezione di cortisolo endogeno, lasciando intatti tutti i meccanismi di controllo, di feedback, che invece sono scompaginati dall’assunzione, di cortisoni di sintesi.

E che rende l’utilizzo del Ribes nero FEE adatto anche per i più piccoli




lunedì 6 maggio 2024

Faccio una piccola digressione sulla Fitoembrioterapia ... Intervento del Dott. Leonardo Elia

Faccio una piccola digressione sulla Fitoembrioterapia, in sostanza ,i gemmoderivati, una metodica terapeutica, con delle peculiarità tutte sue, di facile utilizzo, comportando effetti avversi ridotti.

Semplificando un qualcosa a metà strada tra la fitoterapia e con una spruzzata di omeopatia.

Vi dico ora perché la linea FEE è da ritenersi qualitativamente da preferire.

La FITOEMBRIOTERAPIA rappresenta  una metodica terapeutica naturale che si basa sull’utilizzo di fitoembrioestratti, FEE, di gemme, di giovani getti e radicelle appena raccolti. Si basa sull’impiego di prodotti, FEE, privi di tossicità che agiscono in maniera dolce utilizzando tessuti embrionali freschi in via di accrescimento delle piante, non differenziati, chiamati meristemi.

I meristemi sono rappresentati da cellule embrionali indifferenziate, totipotenti, in grado di generare, tramite il processo di differenziazione, le future parti della pianta.

Nel 1959 il suo inventore, il dr Pol Henry di Bruxelles, utilizza i tessuti embrionali delle piante. Comprende che in queste parti della pianta in embrione sono contenute le informazioni genetiche della pianta stessa.  Racchiudono in sé tutte le potenzialità della pianta e delle sue parti in divenire ( foglia, fiore, stelo, frutto, linfa, radice….. ) e intuisce che questi meristemi possono avere effetti terapeutici.

I tessuti embrionali vegetali freschi vengono messi a macerare in una miscela di acqua, alcol, glicerina vegetale, in parti uguali.La miscela utilizzata prevede l’utilizzo dell’acqua, come raccomandato dal dr Henry, che concorre insieme ad alcol e glicerina ad estrarre tutti i principi attivi contenuti nei meristemi e dotati di proprietà terapeutiche: acidi nucleici, minerali, oligoelementi, vitamine, enzimi, auxina, giberellina ( fattori e ormoni di crescita ). Si lasciano macerare in questa miscela per 20 giorni, durante i quali la miscela viene agitata regolarmente in maniera delicata. Trascorsi i 20 giorni della macerazione la miscela viene sottoposta a filtrazione per gravità e ad estrazione con pressione minima per non danneggiare i tessuti utilizzati.

Il filtrato viene condizionato senza subire ulteriore diluizione come nel caso dei macerati glicerici 1D diluiti alla prima decimale.

Come visto si differenziano dai macerati glicerici per l’utilizzo dell’acqua nella miscela estrattiva e per l’utilizzo del filtrato senza ulteriore diluizione.

Ne consegue che nella somministrazione dei Fee è richiesto un minore numero di gocce rispetto ai macerati glicerici, circa un decimo, con evidenti vantaggi.

Minore quantità di alcol e glicerina assunti. Il grado alcolico dei Fee si aggira intorno ai 30 gradi ed è inferiore a quello dei macerati glicerici.

Considerando il minor numero di gocce utilizzato con i Fee possiamo concludere che si assume meno alcol.

I Fee, proprio per questa loro caratteristica, possono essere utilizzati tranquillamente nei bambini a partire dal terzo anno di età, o secondo indicazione del medico.

La posologia standard prevede per l’età pediatrica

1 gtt per anno di età 2 volte al giorno, secondo parere del terapeuta (azione sul terreno)

3-5 gtt, 3 o più volte al giorno, secondo parere del terapeuta (manifestazioni acute)

Età adulta

5 gtt, 2-3 volte al giorno, secondo parere del terapeuta  (drenaggio)

7-10 gtt, 2-3 volte al giorno, secondo parere del terapeuta (problema acuto)

30 gtt, in unica somministrazione o 10 gtt più volte al giorno, o secondo parere del terapeuta (colpo di frusta)

10 gtt, 2-3 volte al giorno, o secondo parere del terapeuta ( Complessi Sinergici, contenenti tre diverse piante sinergiche).

I FEE sono disponibili in flacone da 15ml con contagocce.





Il Fentanyl è arrivato( ufficialmente ) in Italia. Intervento di Leonardo Elia

 Il Fentanyl  è arrivato( ufficialmente ) in Italia e non è una bella notizia.

A Perugia, è stato trovato nella dose consegnata da un tossicomane, allarmato dagli effetti strani avvertiti dopo essersela iniettata.

Una cosa importante è che in Umbria è operativa il servizio di “ drug checking”, un monitoraggio di strada, di prossimità , del consumo di stupefacenti.

Cosa importantissima, perché avere il polso della situazione, delle droghe consumate, solo dalle analisi delle acque reflue, e dai sequestri delle forze dell’ordine è assolutamente tardivo e inadeguato.

Il “drug checking” è operativo , oltre che in Umbria, in Piemonte, e sperimentale in Lazio e Liguria.

Mi auguro che tutte le regioni si adeguino.

Torniamo al Fentanyl.

E’ un derivato semisintetico usato in terapia nel trattamento del dolore severo.

E’ potentissimo, decine di volte  di più della morfina, che è il punto di partenza della sua sintesi,  che si trova nell’ oppio.

E’ una delle cause, insieme a tante nuove droghe, dell’ epidemia in atto negli USA, di morti per overdose, prima causa di morte nella fascia da 20 a 40 anni.

Da 100000 a 200000 giovani vite stroncate, dopo un abbrutimento  che fa definire zombies  i malcapitati che sono dipendenti da questa droga.

Negli Stati Uniti si accusa la Cina di produrre le sostanze che servono per la produzione del  Fentanyl, una specie di vendetta per le Guerre dell’oppio, che nella prima  metà  dell’ ottocento, introdussero grandi quantità di questa droga nel Celeste  Impero, narcotizzandone di fatto la popolazione e aprendo la porta a ingerenze dei paesi occidentali in particolare dell’ Impero britannico.

Questa volontà di vendetta per me non esiste.

L’industria farmaceutica cinese, ma anche indiana, produce le sostanze che servono per la sintesi  dei farmaci, oltre a produrre i farmaci stessi.

Il consumo di stupefacenti, con le dipendenze ad esso collegate, e cosa ancora più drammatica  l’abbassamento dell’età di insorgenza di questo problema,  dobbiamo cercarla nelle nostre società, sempre più sfarinate.

Con adolescenti abbandonati a se stessi, sempre più smart, che nei giorni del lockdown , hanno passato, in solitudine, senza possibilità di contatti tra coetanei, senza frequentare la scuola, le ore al computer.

Le droghe ora si comprano nel Dark Web.

Le nuove droghe , prima di diventare illegali, hanno bisogno di studi, quindi per colpa di questa burocrazia,

di  queste attese , combinano disastri… nel cervello dei nostri ragazzi.

Federico Petroni, l’esperto di Limes di Nord America, parla della “ depressione americana” come una  delle cause delle overdose americane.

La nostra società neoliberista ,basata sulla competizione estrema, sul singolo sradicato dalla comunità, produce reietti, emarginati, e gli permette, di fatto, di evadere la propria frustrazione, il “vuoto” con la chimica, fornita dalla malavita organizzata che sa sfruttare i varchi lasciati aperti.

Corsi e ricorsi storici.

Mentre l’impero britannico inaugurava la politica delle cannoniere per obbligare la Cina a non bloccare il flusso di oppio, e quindi suicidarsi come stato, il papavero lo faceva coltivare in India, che intanto si impoveriva. La regina Vittoria a capo di un “narco impero”.

Ora oppio prodotto in Messico, ivi lavorato e  fino a poco tempo fa anche in Afganistan, prima che i talebani, ne vietassero la coltivazione.

Due aree instabili, di guerra più o meno civile. Guerra e droga un binomio inscindibile.

Tornando a noi, io auspico un controllo del territorio, non solo  demandato alle forze di polizia,che fanno quello che possono, ma potenziando l’intervento di prossimità, come il drug checking, la possibilità di cogliere fenomeni illegali nel più breve tempo possibile, per capirli , e cercare di arginarli in un ottica di riduzione del danno.

La famiglia ,altra istituzione in crisi, nel suo compito di addestramento alla vita dei giovani, dovrebbe affiancare le istituzioni nel monitoraggio di questi fenomeni.

Ci vuole una presenza maggiore e più intelligente, per capire il mondo, spesso facciamo finta di non accorgercene, che si agita intorno a noi.

Lo dobbiamo ai nostri ragazzi.


domenica 5 maggio 2024

Ci sono tanti bravi artisti, ma pochissimi bravi artisti che riescono anche a vedere più in là. Intervento di Leonardo Elia

Ci sono tanti bravi artisti, ma pochissimi bravi artisti che riescono anche a vedere più in là. Artisti speciali e unici, capaci di percepire tendenze embrionali prima che tutti gli altri le avvertano, di prefigurare fenomeni e situazioni che si manifesteranno pienamente solo decenni dopo, a volte 50 o 60 anni più tardi. Solitamente, queste bestie rare sono apprezzate in vita solo da un manipolo di appassionati per essere poi riscoperte e rivalutate post mortem. È certamente il caso di Gil Scott-Heron o di Frank Zappa.


Dedicata a quelli tra voi che pensano che la rivoluzione sia qualcosa in cui si può semplicemente essere spettatori, di cui si può parlare senza essere protagonisti. A quelli che sognano la rivoluzione, purché la facciano gli altri, in modo che, se va male, saranno quelli a prendersi gli sberleffi e le pernacchie dei posteri. Non diversi da quelli che chiedono di mandare armi e uomini in Ucraina, perché tanto a rimetterci saranno altri.

La rivoluzione o è in diretta o non è rivoluzione. Come direbbe Gordon Gekko nel film Wall Street di Oliver Stone (1987), "se non ne sei dentro, ne sei proprio fuori".



martedì 2 aprile 2024

Antonio Albanese a Propaganda Live su La7 su ... "quale sinistra?" - intervento di Leonardo Elia

 Ho riportato i pochi minuti di Antonio Albanese nella trasmissione Propaganda Live su La7, di qualche giorno fa. Su quella corrente di pensiero che oggi si fa chiamare “ Sinistra”. Non interagisce più con le persone , con la società, con i territori, e quindi non si fa carico delle loro esigenze. La sinistra si nasconde, o forse neanche si nasconde, non avendo coscienza delle sue carenze. Antonio Albanese parla di una lobby, autoreferenziale, aggiungo io, che non vive il nostro tempo. Con le dovute differenze, ascrivibili al ruolo sociale e al luogo di provenienza, queste critiche si trovano anche nell’intervista pubblicata nel Corriere a Sahra Wagenknecht.

Che tristezza però !!!


Sinistra, Antonio Albanese: "Non frequentano il nostro tempo e la gente" | LA7

Sinistra, Antonio Albanese: "Non frequentano il nostro tempo e la gente" | LA7

lunedì 1 aprile 2024

Parola a Sahra Wagenknecht: un’intervista

 Vi proponiamo il contenuto di un’intervista uscita oggi sul Corriere della Sera a firma di Mara Gergolet.

Sahra Wagenknecht: «Ue troppo centralista, l’Ucraina non può vincere. È vero che molti elettori della vecchia sinistra sono andati a destra, non perché razzisti o nazionalisti, bensì perché insoddisfatti» Ha fondato un partito che porta il suo nome, perché – sostiene – il principale problema dei progressisti europei è che «la loro clientela oggi è fatta di privilegiati». I detrattori la accusano di essere populista, ma il partito cresce e in alcune regioni dell’Est è la seconda o terza forza. Abbastanza da poter rompere gli equilibri della politica tedesca.

Insomma, è diventata un fenomeno. Ci accoglie nel suo studio, con i colleghi del polacco Gazeta Wyborcza e del francese La Croix, alle 18. Sulla porta è ancora appesa la targa del suo precedente partito, la Linke. Tailleur rosso, orecchini d’argento che si muovono come piccoli pendoli quando non è d’accordo, accentuando il dissenso, il ginocchio scoperto come davanti alle telecamere. Si conferma quel che sembra in tv: a metà tra una ieratica figura anni Cinquanta e un’attrice austera, dal fascino naturale, dotata di compostezza, controllo e dialettica superiori: non a caso nei dibattiti tv spesso domina su tutti. 



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sabato 30 marzo 2024

LEGGETE CON ATTENZIONE l’intervista di Mara Gergolet pubblicata dal Corriere della Seria. Intervento di Leonardo Elia

 Vi invito a leggere con attenzione l’intervista, di Mara Gergolet , pubblicata dal Corriere, a Sahra Wagenknecht, astro nascente della politica tedesca .

Un ottimo oratore, che raccoglie consensi  sempre più larghi specie nei land orientali , per capirci ex D.D.R.

Piccolo riferimento autobiografico .

Quando ero studente a Perugia, sono stato spessissimo in Germania, ovest, con qualche puntata, a Berlino Est, a vedere quei luoghi “strani” oltre il muro.

Finchè  decisi nel  1991 , di farmi un corso di tedesco a Rostock, sul Baltico, il porto più importante della D.D.R.

Mi accorsi  subito di essere entrato in contatto con un mondo , che, dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale,   aveva sviluppato  una consapevolezza del sé, come comunità, come popolo,  della storia, molto differente da quella con cui ero entrato in contatto dall’altra parte del muro.

Comunque  le due Germanie  unite dal rifiuto del Nazismo, ma con una narrazione differente.

Avrò modo di parlarne, non mi va di divagare.

La Wagenknecht ha scritto un libro dal titolo “ Die Selbsterechten” tradotto da Fazi “ contro la sinistra neoliberale”  che però si traduce letteralmente  “ I presuntuosi, gli ipocriti”.

Si riferisce ai liberal ,alla sinistra liberale.

Concordo totalmente.

Ma non voglio parlare  dell’intervista ,la  riporto nel blog, ma delle domande della  giornalista

, facendo un paio di esempi, che mi sembrano emblematici.

“ Ha fondato un partito personale, l’Unione per la ragione e il progresso  Sahra Wagenknecht. Non è questa un’abitudine della destra?”

Oppure

“ Quindi tacciano le armi, e poi vediamo che fa Putin?”

La banalizzazione che emerge dall’approccio della Gergolet  è espressione di una incapacità di capire le esigenze della società schiacciata e maltrattata da un sistema neoliberale che quando non comprende un fenomeno, tende a semplificarlo e banalizzarlo.

Se una persona , giustamente, non accetta la  politica militarista, della EU e della Nato, si vede citato Putin, il pericolo assoluto nell’ Europa di oggi, come se uno critica, giustamente, la politica dirigista della Commissione  europea, viene associato a partiti di destra come, in Germania, AFD, con annesso spettro del populismo.

Atteggiamento ,ipocrita, presuntuoso, pericoloso, che spiega l’altissimo, il 50% in Italia, astensionismo alle elezioni.

Leggete con attenzione l’intervista.


lunedì 8 gennaio 2024

Omega 3. Intervento del Dott. Leonardo Elia

 Gli Omega 3 sono acidi polinsaturi, essenziali, e sono tre, che si differenziano, per la lunghezza delle catene degli atomi di carbonio:

1 Acido alfa linolenico, il più “corto” una catena di 18 atomi di carbonio, presente in natura, in molti olii vegetali, come quello di lino, di canapa, di colza, nelle noci.

2 Epa, acido eicosapentaenoico, a 20 atomi di carbonio

3 Dha docosaesaenoico, a 22 atomi di carbonico.

Mentre il primo si trova ,in molti olii vegetali, gli altri due, DHA ed EPA, li assumiamo alimentandoci, di pesce grasso, il pesce azzurro per intenderci, che li concentra , nutrendosi di alghe che invece li sintetizzano.

DHA ed EPA sono quelli veramente essenziali, quelli che ci servono.

L’ Alfa linolenico per servirci lo dobbiamo “allungare” , attraverso due enzimi , una Elongasi e una Alfareduttasi, che non sempre sono efficaci.

Questa può essere una criticità per i vegani, perché integrare la propria alimentazione con olio di lino,o mangiare pesce azzurro, non è necessariamente la stessa cosa.

Che cosa li caratterizza e cosa spiega la loro importanza per la nostra salute?

Prima di tutto il fatto che sono degli acidi grassi , per così dire lineari, non a struttura rigida , proprio perché polinsaturi, liberi di fluttuare, di muoversi, e rendono la parte più importante delle nostre cellule , la membrana cellulare, efficiente, in rapporto con il mondo che la circonda. Ne  favoriscono gli scambi con l’esterno.

Per capirci è tutto l’opposto di quello che fanno i grassi trans, idrogenati, che se assunti in quantità, il trash food, sono pericolosissimi per la nostra salute.

L’unità, in questo caso la cellula, assume importanza maggiore se la si osserva in rapporto con il mondo che la circonda, come ognuno di noi con la comunità di appartenenza.

Ma questa è un’altra storia.

Gli omega 3 sono  fondamentalmente antinfiammatori, bilanciando ‘ attività degli omega 6 che se assunti in quantità consistente sono proinfiammatori, attivanti l’infiammazione.

Dico solo che l’acido Arachidonico, il padre di tutti i mediatori dell’infiammazione è un omega 6.

Un assunzione continua di omega 3, riduce in maniera sensibile gli episodi di broncospasmo in soggetti predisposti.

Per cosi dire operano uno “ switch” indirizzando la nostra chimica verso orizzonti più favorevoli per la nostra salute.

Come una riduzione di insorgenza di aritmie, migliorano la fluidità del sangue, azione anticoagulante, attività antinfiammatoria in generale.

Il Dha migliora le performances del sistema nervoso centrale, in malattie neurodegenerative, attenua i sintomi del deficit di attenzione/iperattività, ADHD, nei bimbi e non solo, ne viene consigliata l’assunzione alle donne incinte.

Tutti questi  benefici  possono essere compresi con il miglioramento della attività della membrana cellulare, della sua permeabilità,  importantissima nei neuroni…. che devono fare rete, comunità.

Fanno bene perché noi siamo “membrana”.

Abbassano i trigliceridi, se alti, regolando i livelli di lipoproteine, aumentando quelle ad alta densità, HDL. Non agiscono in maniera concreta sul colesterolo però.

Proteggono l’endotelio arterioso, con un benefico effetto in caso di sindrome metabolica.

Utilizzatissimi dagli sportivi, per il loro potere antinfiammatorio.

Mi si impone una chiosa, anzi due.

Non sono antiossidanti, perché un antiossidante , ritarda o inibisce l’ossidazione di un'altra sostanza degradabile, diventando “neutro “ inattivo.

Gli omega 3 sono un target elettivo dei radicali liberi, si ossidano, ma si trasformano in sostanze tossiche, come gli acidi grassi trans.

Vanno protetti a loro volta.

In natura sono presenti come trigliceridi o  fosfolipidi e noi li assorbiamo , come i grassi, vitamine lipofile, attraverso la via dei chilomicroni emulsionati dalla bile.

Processi rallentati da terapie con alcune classi di farmaci, come i gastroprotettori.

Buona parte dei prodotti commerciali, sono esteri etilici , prodotti di distillazione dell’industria del tonno, che seguono un’altra via di assorbimento, molto meno efficiente.



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